Milano capitale mondiale del design. Non solo con il Salone del Mobile ma ora anche con un nuovo museo, quello dell'Adi, l'associazione per il Disegno industriale. Realizzato in un edificio degli anni '30 che veniva utilizzato come deposito di tram a cavallo e come impianto di distribuzione di energia elettrica, l'Adi Design Museum - Compasso d'oro "è quasi simbolo di ripartenza non solo per Milano ma per il Paese" come lo ha definito il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. D'altronde il Compasso d'oro dal 1954 seleziona e premia in definitiva il meglio del Made in Italy. "Il Salone del mobile è fondamentale - ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala - ma prendiamo coscienza che possiamo essere attrattivi nel mondo tutto l'anno". Lavorando "tutti assieme - ha aggiunto - ricostruiremo una Milano migliore di prima". E questo museo è già il frutto del lavoro comune, in primis della collaborazione pubblico-privato (con tanto di ringraziamento del presidente di Adi Luciano Galimberti agli ultimi tre sindaci della città, alla Regione, a Franceschini e al suo predecessore Alberto Bonisoli che ha voluto essere presente). Ma anche perché si aggiunge al museo del Design che si trova alla Triennale. "E' una caratteristica di Milano essere una città con più voci - ha osservato Stefano Boeri, presidente della Triennale e curatore dell'edizione speciale del Salone di settembre - Importante è coordinarsi, anche in vista del Salone che sarà imperdibile". Fra le collaborazione che può vantare Adi c'è quella con Fondazione Cariplo grazie a cui è gratuito il biglietto per i giovani che abitano a quindici minuti dal museo, e con Orbital Cultura - Gruppo Nexi che ha sviluppato l'app grazie a cui la biglietteria è completamente contactless.
Nei suoi 5.135 metri ricavati con il progetto di recupero degli architetti Giancarlo Perotta e Massimo C. Bodini, ospita al momento cinque mostre permanenti e tre temporanee, perché intende essere insieme un museo permanente e flessibile. Insieme un luogo per accogliere addetti ai lavori ma anche il grande pubblico, con anche laboratori per bambini, e soprattutto un modo per fare ricerca e "dare un contributo ai problemi del Paese e della gente" come ha spiegato il direttore Andrea Cancellato. D'altronde questo è il design: una ricerca di soluzioni come dimostrano i 2.400 oggetti presenti. Fra le mostre permanenti tre sono installazioni e videoinstallazioni: 'Il design entra nella storia' realizzato dalle OffiCine (Ied e Anteo), Bios (com POLI.design - Sistema Design Politecnico di Milano. Il cucchiaio e la città mette in mostra le collezioni storiche con un racconto di tutte le edizioni e focus su 28 progetti premiati, mentre Manifesto alla carriera è un omaggio da parte della grafica italiana ai 139 Compassi d'oro alla carriera. A questi si aggiungono le esposizioni temporanee 'Uno a uno. la specie degli oggetti' con accoppiamenti di oggetti vincitori come una Ferrari e la Fiat Zagato; 'Renata Bonfanti, tessere la gioia' personale dedicata alla prima vincitrice donna, che è stata fra i primi designer di textile italiani, e 'Giulio Castelli', tributo all'imprenditore che ha creato Kartell ed è stato fra i fondatori dell'Adi. Ma in programma ci sono a giugno l'Adi Design Index 2020, mentre quello del 2021 sarà a novembre, la quarta biennale dell'oggetto libro, una mostra su Olivetti.
Milano capitale del design, apre nuovo museo con il meglio del made in Italy
Dedicato a oggetti del premio Compasso d'oro
- di Bianca Maria Manfredi
- MILANO
- 26 maggio 2021
- 16:04
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