Dopo Los Angeles, New York, Londra, anche in Italia è Poke-mania, l'insalata di pesce crudo made in Hawai.
Poke letteralmente significa "tagliato a cubetti" e dalle onde dei surfisti arriva come un insalata di cubetti di pesce crudo macerati e conditi con ingredienti e salse di vario tipo solitamente a base di salsa di soia e olio di sesamo. Tanti gli ingredienti freschi e estivi, tonno e salmone, alghe e avocado.
L'anno scorso Rimini con Waikiki Pokè, aperto nell'agosto 2017 (e ora un franchising con aperture entro l'estate a Milano, Roma e Bologna), concepito a Los Angeles da Gianluca Di Cecco e Giovanni Vitali, è stata la prima a proporre i nuovi piatti. Qualche mese dopo ha aperto a Milano I love poke in piazza Dei Mercanti, Passaggio Degli Osii diventato subito meta di successo (ha raddoppiato con The Botanical club in via Tortona). E' stata poi la volta di Salerno con "Suriso". Sempre Milano prevede a breve anche l'apertura di Poku in corso Sempione.
Anche Roma non è da meno: il 21 marzo a Monti apre Ami Pokè, ideato da Alessandro De Crescenzo, il primo Hawaiian Bar d’Italia ed il primo Pokè Bar di Roma. Lo chef Marco di Carlo sarà accompagnato in cucina da Alessio Ferrari, mentre il design, che richiama le Hawaii, è a cura dell’architetto Corinna Josi. Ami Pokè aprirà a seguire anche all’Eur, a Firenze e a Napoli. Nel menù si potrà scegliere, oltre alle diverse bowls (anche nella versione Build Your Own Bowl), tra Appetizer, Specials, Salads e Dessert. E ad aprile inaugura Mama Pokè, il tempio romano di questo cibo nato dall'iniziativa di Stefano Costi, Giulia Castellini e Daniele Piccolo i quali hanno ideato un menù con la consulenza dello chef Bruno Settimi aka Basilico. E' a Prati, in via Sforza Pallavicini 16. L'idea di Mamma Pokè nasce dopo un viaggio negli Stati Uniti di Stefano Costi e Giulia Castellini e Daniele Piccolo, già ideatori di via Japan alle Officine Farneto di Roma e Riverpark Ostiense. L'offerta viaggia su due distinti binari. Da una parte c'è un menu di 6 ricette salate e una dolce, completamente studiate dagli ideatori di Mama Poke. Dall'altra c'è il menù fai-da-te con la possibilità di comporre la propria ciotola in 4 passaggi: scelta della base (riso sushi, riso integrale, quinoa, misticanza); scelta della proteina (salmone, tonno, gamberi al vapore, tofu); scelta della marinatura (6 condimenti diversi per il pesce, con combinazioni di salsa di soia, olio di sesamo, latte di cocco ecc); scelta dei contorni (edamame, cavolo viola, avocado, wakame, elementi crunchy ecc).. Il tutto accompagnato da centrifugati, estratti, e bevande naturali ad alto contenuto energetico, proprio come avviene lungo la West Coast. Il format si rifà proprio ai Pokè Shop a stelle e strisce.
Poke letteralmente significa "tagliato a cubetti" e dalle onde dei surfisti arriva come un insalata di cubetti di pesce crudo macerati e conditi con ingredienti e salse di vario tipo solitamente a base di salsa di soia e olio di sesamo. Tanti gli ingredienti freschi e estivi, tonno e salmone, alghe e avocado.