(di Roberta Filippini)
(ANSA) - MILANO Capucci rilancia, e arriva il pret-a-porter. La prima collezione è stata presentata a Milano: a capo dell'equipe stilistica c'è la mano esperta e delicata di Cinzia Minghetti, scelta personalmente dal maestro Roberto Capucci che però continuerà anche a disegnare: "lo faccio continuamente, non ho mai smesso, e ho un archivio di 62 mila disegni. E questi sono tempi che esigono il pret-a-porter, non solo l'alta moda" ha detto oggi, spiegando la nuova avventura che lo vede ancora entusiasta, a 85 anni. La collezione è una raffinata ricerca delle origini più grafiche e semplici della maison, per farle scoprire a chi conosce solo l'ultimo artistico Capucci. Cinzia Minghetti ha privilegiato la linea a scatola, inventata dal maestro nel 1958, trasformandola in tubini (saranno un capo continuativo), doppie gonne e top, perfetti abiti in crepe impunturato e pantaloni naturalmente boxy. Altro tema, il cerchio, per cappe e cappotti dalle maniche arrotondate al gomito, il plissé quadrato e il patchwork futurista, tutti realizzati in leggerezza grazie ai nuovi tessuti, appositamente studiati. Come anche la maglieria, un plissé tubolare di grande fascino e vestibilità. molte le palette, dal blu inchiostro all'ametista, dal verde oliva all'oro, dal grigio al nero, con alcune combinazioni forti come il rosso con il viola, tipico del maestro. Molto successo anche per le camicie bianche architettoniche e per i tre piccoli immortali abiti da cocktail a schiena nuda e fiocco, inventati da Capucci quasi sessant'anni fa. Per realizzare la nuova linea di pret-a-porter è all'opera una newco: il 51% della nuova società Capucci è detenuta dall'imprenditrice romana e cavaliere del lavoro Paola Santarelli, suo socio Andrea Cernigliaro, imprenditore di tessuti, e anche la famiglia Capucci. La distribuzione sarà molto selettiva ma con prezzi competitivi.