L'eco-sostenibilità diventa diktat anche nel mondo dell'abbigliamento classico dell'uomo contemporaneo. A confermare la svolta sono gran parte dei marchi che partecipano alla edizione numero 95 di Pitti Uomo (8-11 gennaio), il salone fiorentino del menswear che stavolta schiera 1230 brand. Ma mentre l'ondata green aveva contagiato in un primo momento soprattutto il settore dello sportswear, ora coinvolge nella sua religione salva-ambiente anche il segmento di aziende produttrici di capospalla e sartoria. Alla base di tutto la ricerca, sempre più intesa attraverso la sperimentazione tecnologica, che si applica a materiali creativi e alternativi, provenienti da riciclo, per collezioni style-conscious, spesso etiche e sempre sorprendenti. Eccone alcuni esempi.
Herno presenta la collezione Laminar - Sartorial Engineering, evoluzione tecnologica della linea Herno Laminar lanciata nel 2012 proprio a Pitti Uomo. Alla Limonaia di Villa Strozzi, va in scena Ecoalf, capsule 100% made in Italy creata con cotone, nylon e lane di riciclo, dalla stylist Ana Gimeno con il designer Tiziano Guardini. Blauer Usa utilizza imbottiture da piume e nylon riciclati. Save the Duck celebra l'impresa dello scalatore vegano Kuntal A.Joisher: la conquista degli 8.516 metri d'altitudine, raggiunto con una dieta vegana e una tuta del brand di piumini animal-friendly e green. Il marchio presenta a Pitti la collezione fall/winter 2019-2020 tecnologica e in chiave outdoor.
Colori ispirati all anatura e materiali pregiati e naturali dal marchio di abbigliamento classico Luigi Bianchi di Mantova che rilancia il vestito maschile con giacche dal fit slim accostate al corpo e corte sui fianchi.
Per la prima volta la sfida alla montagna è stata effettuata con capi tecnici senza piuma d'oca, un'avventura epica che segna uno spartiacque nella storia dell'abbigliamento tecnico-sportivo. L'evoluzione ha come protagonista la linea Protech che utilizza il tessuto Gore-Tex, sinonimo di impermeabilità totale, antivento e traspirabilità durevoli nel tempo. Il Lhotse Parka è caposaldo di questo nuovo segmento tecnico e stilistico. Aeance lancia la Collezione 03, progettata in collaborazione con l'industrial designer Konstantin Grcic, un ready-to-wear basato su tecno materiali di lusso e tecniche innovative. Alla gamma di capi tecnici, versatili e style-conscious del brand si aggiungono pezzi sartoriali da combinare. Il tutto con un'eco-sostenibilità all'avanguardia: per il 96% i tessuti sono riciclati, naturali, biodegradabili o a base biologica. Clark's Originals, acclamato come la prossima icona per gli archivi Clarks, il mocassino da sport ibrido Seven 14 promuove il viaggio responsabile del brand nella produzione di scarpe 3.0. Il design studiato riduce al minimo gli sprechi e l'uso di colla con una tomaie morbide e flessibili composte ognuna da sette pezzi, suola in gomma riciclata e intersuola in sughero naturale. Da Eastpak l'obiettivo è contrastare le cattive abitudini che caratterizzano la società dell'usa e getta con borse realizzate per durare. Per questo per i suoi zaini, le borse e gli articoli da viaggio, offre una garanzia di 30 anni e un servizio assistenza post-vendita che aiuta a prolungare ulteriormente la vita dei prodotti. Ecoalf azienda pioniera del fashion sostenibile, punta su innovazione e tecnologia, sostenibilità e design. Reti da pesca scartate, bottiglie di plastica post-consumo, pneumatici usurati, cotone post-industriale e persino fondi di caffè diventano capispalla, costumi da bagno, sneaker e accessori. Esemplare lancia una linea tecnica ed ecosostenibile a base di termonastrature, tessuti catarifrangenti con fibre di vetro e tagli laser. Il tema dell'ecosostenibilità è inserito nei materiali esterni ma anche all'interno. Focus sull'innovativa piuma sintetica Ecodown Fibers 100% riciclata da bottiglie di plastica che, insieme alla lana riciclata e alla pelliccia ecologica, permette di raggiungere alti livelli di termicità. Anche Gant si converte al green e utilizza imbottiture di poliestere derivato da materiali riciclati.