È un'eleganza da toccare, pensata per un uomo morbido e gentile, quella portata in passerella da Giorgio Armani a Milano. È fatta di lane corpose, stuoie jacquard, materici bouclé e velluti, ma ha la fluidità di una giacca lavorata come un cardigan e di un cappotto avvolgente con il collo a scialle.
"Sembrano tessuti soffici, ma sono consistenti" spiega Armani mentre dà gli ultimi ritocchi prima dello show, mostrando il cappotto di Casentino che sembra astrakan o quello doppiopetto a sei bottoni abbottonato alto o ancora la giacca in un tessuto classico trattato come una maglia. Tutto da portare con un non so che di degagé, per non cadere nel passatismo, perché "questo - sottolinea Armani - è un uomo che sa cos'è l'eleganza passata, ma la rivede con l'occhio dell'uomo del 2020". Così per esempio c'è un modello di cappotto con i revers larghi e la martingala "che sembra un vecchio cappotto tra il militare e quello dell'aristocratico che va in giro per il suo parco con il cane ma - spiega ancora Armani - non è questo, perché l'uomo di oggi se lo mette per andare in città". E perché tutto ha una mano morbida, avvolgente, persino il doppiopetto, il taglio di stagione di giacche completamente svuotate e decostruite e di cappotti invitanti come vestaglie. E perché ci sono guizzi improvvisi, come il gilet portato sulla pelle nuda, "per mostrare un bel collo dalla muscolatura ben impostata". Un nuovo punto di seduzione al maschile, da aggiungere "a una bella mano o a una bella caviglia ", come quella svelata dai pantaloni stretti sul fondo.
E qui si entra nel campo di ciò che è accettabile per un uomo che voglia essere elegante oggi: il giallo no, il burgundy sì, decreta Armani, che farebbe anche a meno della cravatta, preferendo accessori quali la sciarpa annodata due volte, le scarpe dalla suola importante e le borse, come i piccoli porta cellulare e i marsupi che punteggiano i completi che giocano con la morbidezza della maglia e le piccole fantasie paisley-maculate dei pantaloni più nuovi.
È un sartoriale morbido all'insegna dello stile degagé - ribadisce ancora Armani- che è anche un superamento dello street e dello sportswear delle ultime stagioni. Un "romantico da strada" vestito di giacche dal collo a listino e paltò rigati come coperte, inappuntabile persino sulle piste da sci, con i parka imbottiti vestiti delle righe del gessato e le maxi stole trapuntate per da discesa a Saint Moritz. Sono i capi della collezione Neve che apre lo show, mentre sui video ai lati della sala scendono fiocchi virtuali e al centro si accendono le luci a illuminare l'installazione di plexiglass riciclato che sembra una scultura di ghiaccio. Apertura sullo sport, chiusura sul velluto con i nuovi completi da sera da portare con la camicia paisley o il pull a piccole fantasie.
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