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Le tendenze moda da Milano, un'estate da diva tra trasparenze, pizzi e cristalli

Le tendenze moda da Milano, un'estate da diva tra trasparenze, pizzi e cristalli

Una corsa a portare l'intimo a vista che dilaga anche nei top

MILANO, 23 settembre 2024, 15:36

di Gioia Giudici

ANSACheck
ITALY FASHION MISSONI - RIPRODUZIONE RISERVATA

ITALY FASHION MISSONI - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trasparenza è la parola d'ordine della prossima estate, almeno secondo le proposte viste in passerella in questa edizione della Milano Fashion Week,  chiusa fisicamente al teatro alla Scala con la consegna degli Awards alla sostenibilità organizzati dalla Camera della Moda.
    Gonne o abiti, sottovesti o tubini, il total look trasparente è una delle tendenze più forti emerse da questo giro di sfilate. In versione più castigata con le culotte o in quella più preziosa con l'intimo gioiello che brilla sotto veli leggerissimi di chiffon, tessuti da lingerie ma anche in lino e cotone, in versione easy da spiaggia. Una corsa a portare l'intimo a vista che dilaga anche nei top, dalle camicie di chiffon aereo anch'esso trasparente ai reggiseni a vista, anche a cono stile anni'50, come da Dolce e Gabbana. Una sensualità che passa poi per longuette a matita con spacco, che sembrano aver sostituito le mini inguinali. Rimangono invece in primo piano gli shorts, ormai diventati un must dell'estate anche sulle passerelle.
    L'invito a scoprirsi è fatto anche di abiti di pizzo, semplici o tintinnanti di paillettes e cristalli luccicanti, cortissimi o lunghi fino ai piedi. Come sono spesso esagerati i capispalla, dai trench con strascico di Gucci ai cappotti rubati al papà di Bottega Veneta, che sembrano fatti apposta per celare mise notturne.
    La seduzione passa anche per gli abiti a rete come da Del Core, dai bustier come propone Antonio Marras, dal maculato di Roberto Cavalli, dai tubini di paillettes di N21, sdrammatizzati dai giubbini di pelle da ribelle. Un gioco tra femminile e maschile che torna anche da Sportmax, tra trasparenze asimmetriche e capi scultorei, e da The Attico, dove l'abito da sera si porta con i tacchi e i cargo pants, all'insegna dell'empowerment femminile. Un gioco che si fa duro da Prada, dove la seduzione passa dall'intelletto, con le gonne a pieghe che più borghesi non si può, ma tenute su da una cinta con moschettoni e ganci in acciaio che lascia la pelle a vista.
    Sulla stessa passerella celano completamente lo sguardo, invece, i cappelli-visiera con occhiali incorporati. Sono proprio i copricapi a dare il tocco finale da vera diva: giganti e di frange di rafia da Antonio Marras, di piume da The Attico, di pizzo da Dolce e Gabbana, nella versione con corona scelta da Madonna, star di questa Fashion Week ad alto tasso di divismo.
    Oltre alla regina del pop, per le sfilate sono arrivati a Milano la super top Naomi Campbell, tornata a sfilare su diverse passerelle, ma anche ospite allo show omaggio a Roberto Cavalli dove c'era anche Victoria dei Maneskin. Damiano David invece era da Diesel, dove è arrivato in pantaloni di pelle e a petto nudo, anche lui da vero divo. Ma la più attesa era Imane Khelif, la pugilessa algerina che, dopo le polemiche per la sua sessualità, non solo ha trionfato a Parigi ma è stata la più fotografata della fashion week allo show di Bottega Veneta. A sorpresa, tra gli ospiti più assidui, l'artista Marina Abramovic, in prima fila da Fendi e da Ferragamo, mentre da Parigi i campioni azzurri sono arrivati sulla passerella di Boss e si sono seduti in prima fila da Emporio Armani, dove è la cravatta a guidare il gioco di equilibrio di maschile e femminile, in un invito a vivere il vestirsi con libertà e ironia. E con un consiglio, valido per approcciarsi alle tendenze della prossima estate: scoprirsi e divertirsi giocando alla diva sì, ma sempre con misura.
   

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