(di Alessandra Magliaro) - Da Naomi Campbell, Kate Moss e decine di altre stratosferiche top model ritratte in scenari da favola come Paradise Island alle Bahamas o alle Seychelles ad attrici non giovani (da Robin Wright a Julianne Moore) ritratte in bianco e nero rigorosamente al naturale il passo non è breve: soprattutto se gli scatti, bellissimi oggi come ieri, sono per The Cal, il calendario Pirelli, icona fashion dal 1963, oggetto dei desideri (non è in vendita ma solo a tiratura limitata), da sempre specchio di una bellezza patinata.
''Il talento è sexy più di tacchi a spillo e bikini, almeno per me'' dice Peter Lindbergh, fotografo tra i più influenti, paladino della fotografia neorealistica anche nella moda. ''Questo calendario è un urlo contro il terrore della perfezione della bellezza e della giovinezza'', aggiunge durante la presentazione a Parigi. Qui le foto
Nell'era del photoshop, del dilagare di app per ritoccare pure i selfie casalinghi, della moda iperglam che rimanda a immagini perfette che la 'rivoluzione' arrivi da un calendario, per giunta il Pirelli, sembra persino un paradosso. ''La responsabilità dei fotografi di oggi dovrebbe essere liberare le donne e non solo loro dalla mania e dalla dittatura della giovinezza'' - spiega - ''C'è tutto un business intorno alla perfezione delle donne, dal beauty alla moda, la bellezza per me è altro, sta nella verità''.
Se un calendario come The Cal sposa, attraverso la visione del suo fotografo, un messaggio del genere c'è da riflettere perlomeno sui segnali in giro. Una delle attrici scelte da Lindbergh per The Cal 2017 è ad esempio il premio Oscar Kate Winslet , che nel 2011 ha fondato la British Anti-Cosmetic Surgery League, ribattezzata lega anti botox (''Non dover dimostrare la quarantenne che non sei più è una grande rivoluzione'', ammette nel backstage di The Cal), mentre sempre più colleghe sono nel #nomakeupmovement a cominciare da Alicia Keys fautrici di immagini acqua e sapone.
Qui il video del backstage
Helen Mirren, 71 anni, dice che ''Lindbergh raccoglie un cambiamento culturale in atto e io che sono al mondo da qualche tempo posso testimoniarlo. Non è la fine di un viaggio ma certo è un'apertura definitiva e importante. Già lo scorso anno con le immagini di Annie Leibovitz aveva cominciato''.
Il paradosso ha una sua conclusione e la spiega Peter Lindbergh: ''Mai avrei pensato che nel 2017 si potesse dire vai a cercare la tua identità, vai ad ispirarti sfogliando il Pirelli più che le riviste di moda. C'è più verità qui che altrove''.