Sono ancora incerte le cause della morte di Dolores O’Riordan, la cantante dei Cranberries che con la sua voce ha scritto un pezzo di storia della musica. L’artista irlandese è stata trovata senza vita nella sua stanza d’albergo a Londra alle 9.05 della mattina di lunedì 15 gennaio la notizia è stata divulgata tramite un comunicato nel pomeriggio, in cui si chiedeva rispetto per la privacy della famiglia in un momento così doloroso.
Scotland Yard ha fatto sapere che sta trattando la morte della cantante come “non sospetta”, un altro modo per dire che si sta perseguendo l’ipotesi del decesso per cause naturali. Una precisazione che, aggiunta alle immagini serene pubblicate dal fidanzato Ole Koretsky pochi giorni fa a New York, fa chiarezza sulle voci relative alla grave depressione di cui aveva sofferto a lungo e all’ipotesi di suicidio.
Nel 2014 Dolores aveva confessato di aver tentato di togliersi la vita tramite overdose: “Forse non sono andata in fino in fondo per i miei figli”, aveva dichiarato in un’intervista al British Telegraph. La star aveva deciso proprio in quel periodo di uscire allo scoperto con i suoi problemi di depressione, dipendenza dall’alcol e anoressia, tutti nati in seguito alle molestie sessuali subite per quattro lunghi anni e iniziate quando ne aveva 8: “Ero solo una bambina”, ha raccontato. Un dolore che l’ha accompagnata a lungo ma che secondo le persone a lei vicine, finalmente ora non le aveva impedito di essere felice.