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Nancy Brilli,  "L'amore più passionale della mia vita? Ivano Fossati

Nancy Brilli,  "L'amore più passionale della mia vita? Ivano Fossati

Attrice ospite di Monica Setta. "Virzì? Non l'ho mai perdonato"

ROMA, 17 ottobre 2024, 18:57

Redazione ANSA

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 "L'amore più passionale della mia vita? Ivano Fossati. Ci siamo amati, lasciati e ripresi un sacco di volte. Quando mi operai dall'oggi al domani per un tumore alle ovaie gli chiesi di venire in clinica e lui tagliò corto che non poteva. Andai in camera operatoria sotto choc per il dolore poi scoprii che Ivano era venuto a dormire fuori dall'ospedale senza farsi vedere". Nancy Brilli si racconta così a Monica Setta in una lunga intervista per Storie di donne al bivio weekend, nella puntata speciale in onda sabato 19 ottobre alle 15.40 su Rai2.
    L'attrice si confessa, parla d'amore e rivela altri dettagli della storia con il cantautore genovese. "A un certo punto - dice - ci iniziammo a fare male e così decisi di chiudere. Lo avevo minacciato altre volte di farlo, ma una sera al caffè Le giubbe rosse a Firenze gli proposi di scrivere sul libro d'oro del locale. Scrissi io: 'oggi Nancy e Ivano si dicono addio per sempre'. E fu così. L'ho risentito una sola volta al telefono - aggiunge - Avevo mio figlio appena nato ed ero di passaggio a Genova. Mi disse che sapeva della mia maternità ed era contento.
    'Finalmente sarai felice', disse". Brilli parla anche del padre di suo figlio Chicco, Luca Manfredi. "Era convinto che avessi la storia con Roy De Vita ancora prima che ci sparassimo, ma non era vero. Anzi, se ci fosse stato più dialogo tra noi forse staremmo ancora insieme". E poi ancora, Paolo Virzì, che aveva promesso alla Brilli di farle girare un film che aveva scritto a casa sua, e Massimo Ghini, all'epoca suo marito. "Paolo mi disse che avrei interpretato la protagonista di Dimenticare Piombino - ricorda - ma poi lasciò la nostra casa e mi scrisse una lettera che conservo nel cassetto degli orrori e dei tradimenti. Mi disse che non potevo fare l'attrice di un film d'autore perché andavo da Pippo Baudo il sabato sera in abito da sera. Non l'ho mai perdonato".
   

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