(dell'inviata Alessandra Magliaro) Undici anni dopo il documentario choc - Una scomoda verità - che mostrava con immagini spettacolari e drammatiche il pericolo affatto lontano di un'implosione del nostro ambiente e che vinse due Oscar, l'ex vicepresidente americano Al Gore è tornato al festival di Cannes con i registi Bonni Cohen e Jon Shenk per mostrare dove siamo arrivati, i passi compiuti contro l'inquinamento e per invertire la rotta, ossia alle soglie di una vera rivoluzione energetica, portando il nuovo atteso film Un Inconvenient Sequel: Truth to Power. Ecco il trailer
Peccato che durante la lavorazione, con riprese incredibili in tutto il mondo di disastri naturali - uno scioglimento dei ghiacciai in Groemlandia o nelle Filippine, il paese più di ogni altro martoriato dagli uragani - visioni dall'alto delle zone più inquinate del pianeta e anche però la documentazione di tutte le conversioni green in atto nel sistema industriale con interviste a scienziati, climatologi e operatori e la stessa partecipazione alla conferenza di Parigi sul clima Cop21, l'America abbia eletto Donald Trump. Un presidente negazionista assoluto della teoria del cambiamento climatico, che tra le prime azioni ha firmato l'ordine esecutivo di cancellare le iniziative adottate dal predecessore Obama per contrastare il cambiamento climatico come il Clean Power Plan, che prevede miliardi di dollari di investimenti per finanziare il passaggio da fonti di energia responsabili dell'emissione di gas serra a fonti di energia pulita, come quella fotovoltaica o quella eolica.
"Siamo in grado di fermare il cambiamento climatico" ha detto Gore commentando gli esempi, verificatisi durante le riprese, di interi paesi convertiti all'eolico o al solare, "che dimostrano come si possano migliorare le cose, che esistono soluzioni alternative". L'ex vice presidente, 69 anni, appesantito nel fisico ma affatto domato nell'energia e nel carisma, in giro senza sosta da sempre per una vita dedicata gran parte alla formazione sul clima, racconta delle persone "che sono state sensibilizzate dopo aver visto Una scomoda verità: alcuni di loro hanno cambiato vita radicalmente e persino fondato nuove società che incoraggiano scuole, fabbriche e in generale le città ad utilizzare l'energia rinnovabile". Una delle scene più divertenti riguarda Trump: Al Gore è andato a visitare la citta' più 'tradizionale del profondo Texas, uno dei posti più nel cuore di Trump, Gerogetown dove il sindaco racconta che stanno andando verso il 90% di energia rinnovabile, non perché sia un punto di vista politico "ma perché è la cosa giusta da fare". Secondo Gore "lo slancio della società per invertire la rotta è inarrestabile. La domanda rimasta è: quanto velocemente faremo?". E se Trump con la sua azione politica desse una battuta d'arresto a tutto questo? "Ci sono state molte battute d'arresto in passato, questa è solo una nuova", ha detto, "non bisogna interrompere il dialogo ma continuare a parlare ai poteri forti, dire la verità". Il film, presentato a gennaio al Sundance, uscirà nelle sale il 1 novembre. (ANSA).