Può il design aiutare a superare situazioni di disagio o costrizione? Come vive chi non ha scelto il proprio ambiente, non lo può cambiare e non può uscirne? Da queste domande di un gruppo di architetti milanesi e della Fondazione Allianz Umana mente, è nato il progetto "Furniture for All!", che vuole riprogettare gli spazi della quotidianità dei soggetti più fragili, come i bambini che devono restare nelle carceri insieme alle loro madri.
Il risultato viene presentato al FuoriSalone nella mostra 'Stanze sospese': un percorso didattico in cui sono riprodotte una stanza dell'ICAM - Istituto di Custodia Attenuata per le Madri di Milano - e una del carcere di Opera, così come sono ora e come diverrebbero una volta allestite con gli arredi di "FurnitureforAll!, in plastica riciclata adattabile e capace di ripensare le condizioni abitative di chi, minore o non, è costretto a vivere in contesti di recupero o reclusione.
"Abbiamo colto con entusiasmo la freschezza di giovani designer interessati al mondo di chi viene allontanato dalla società - commentano Giacinto Siciliano e Silvio Di Gregorio, Direttori delle case di reclusione di San Vittore e di Opera - gli scambi con il mondo esterno sono molto utili per tutti e speriamo che il progetto non si fermi ai prototipi, ma veda la produzione e l'installazione nelle celle e in tutte quelle aree ricreative che necessitano di arredi mobili e flessibili".
Secondo il report sulle condizioni di detenzione “Torna il carcere”, realizzato dall’associazione Antigone nel 2017, sono oltre 190 le carceri presenti nel nostro Paese e circa il 40% di queste è stato costruito tra il 1980 e il 1999. Un patrimonio edilizio che, sempre secondo il documento, risulta in scarso stato di manutenzione, “con situazioni igieniche non sempre adeguate e una generale carenza di spazi dedicati ad attività sociali, ricreative o lavorative”.
Un parco immobiliare che necessita di un rinnovamento urgente, a cominciare dai suoi spazi interni. A partire da questa constatazione e con un progetto dello studio DFA Partners, con Daniele Fiori e Giovanna Giannattasio e con il supporto dell’architetto Susanna Conte, è nata l’iniziativa Stanze Sospese, installazione visitabile dal 17 al 22 aprile.