Da studenti abbiamo pensato che era una materia magari anche interessante ma complicata da studiare, colpevole di averci tolto il sonno per una versione fatta bene, da grandi l'abbiamo certamente rivalutata come radice culturale e persino sfoggiata come lingua d'uso per rimarcare gli studi (nel linguaggio corrente come A priori, Par Condicio, Super, Ictus, il modaiolo Rip ma anche con i detti forbiti usati più o meno a proposito 'Apertis Verbis', 'Divide et impera', 'Per aspera ad astra'). Ora è tempo di 'inglesorum', il latino di ritorno che usiamo correntemente.
A darne consapevolezza sono Paolo Cesaretti e Edi Minguzzi che dopo il Dizionarietto di greco si sono dedicati a mappare la rete comune d'Europa con il Dizionarietto di Latino.
Radici etimologiche, storia della 'fortuna' del vocabolo, brevi citazioni, contestualizzazioni di 300 voci scelte in un arco cronologico che va dal VI sec a.C. L'idea del recupero del passato diventa in realtà tramite per comprendere il presente in un modo più ampio, meno banale.
Dopo aver analizzato 900 parole, gli autori della "lingua sovrana immensa onnipotente" come la descriveva Leopardi, spiegano che il latino è nella sostanza la grande lingua delle infrastrutture europee intese come strade certo ma anche come rete tra gli uomini. Il latino è ancora oggi la lingua che sottintende diritto, religione, economia, politica. "Il latino - dicono Cesaretti e Minguzzi dimostrandolo voce per voce nel Dizionarietto - è il veicolo linguistico privilegiato per la definizione dei rapporti, specie quelli che legano tra loro gli uomini".
"Ho digitato la demo al computer durante il transfer dal campus al terminal: ma il tutor teme che lo sponsor non mi accrediti il bonus perchè il video o l'audio sono pessimi. Proverò con un'altra app": sono fantastiche queste quattro righe di anglo-latinismi, ossia i termini latini che l'inglese ha preso in prestito per creare neologismi. Si potrebbe andare avanti con fan, detective story, fiction cult, trans, relaz, sequel, summit, focus, market, city, snob, persino status simbol.
Il latino è global e dalla sua culla in Italia torna ad irradiarsi come un tempo in tutto il mondo. Ci sentiamo inferiori all'estero per non dominare l'inglese? Sentire pronunciare plas il plus effettivamente ci mette a disagio, così come l'antico sine die letto sain dai. E' chiaro che non ci suona! Così inorgogliamoci invece a sapere che app deriva da 'applicatio' (applicazione), computer da computo (calcolare), trans da trans - oltre e genus - genere e quindi discrepanza tra sesso biologico e genere sessuale, user da utor usare e dunque utente e mouse da mus top, solo per citare pochissimi vocaboli d'uso corrente che le nuove generazioni pensano di aver inventato loro.