Sono esattamente 1.110.107 i lavoratori europei, di cui 69.382 in Italia, impiegati nella produzione automobilistica che sono stati colpiti dagli stop della produzione a seguito della crisi Covid-19. Lo evidenzia uno studio realizzato dall'Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA) che - avendo utilizzato, per la valutazione, le sole persone direttamente impiegate dai produttori di automobili, camion, furgoni e autobus - ribadisce che l'impatto sulla ben ampia catena di approvvigionamento automobilistica ''è ancora più critico''.
Fino ad oggi le perdite di produzione in tutta l'UE per effetto dell'arresto dell'attività nelle fabbriche - con una media di 16 giorni lavorativi - ammontano ad almeno 1.231.038 veicoli a motore, di cui 78.434 in Italia. Ma queste riduzioni nell'output, ribadisce nella sua nota l'ACEA, sono ovviamente destinate ad aumentare se si verranno estesi gli stop (cosa che è stata annunciata oggi da diversi costruttori ndr).
Per fornire un quadro preciso della criticità della situazione ACEA ha pubblicato nel suo sito due mappe interattive (https://www.acea.be/news/article/interactive-map-employment-imp act-of-covid-19-on-the-european-auto-industry ed anche https://www.acea.be/news/article/interactive-map-production-impa ct-of-covid-19-on-the-european-auto-industry) che mostrano numericamente l'impatto sull'industria automobilistica per ciascuno dei 27 Stati membri dell'UE più il Regno Unito.
In totale l'industria automobilistica europea rappresenta 2,6 milioni di posti di lavoro attraverso 229 impianti di assemblaggio e produzione di veicoli in tutto il Continente. Se si tiene conto di tutte le attività collegate, comprendendo posti di lavoro indiretti e diretti, si arriva ad un totale di 13,8 milioni di persone che, nell'Unione europea, hanno nell'automotive la loro fonte di reddito.
''In questo momento, la preoccupazione principale di ACEA e di tutti i suoi membri è quella di gestire l'immediata crisi del settore automobilistico - ha dichiarato Eric-Mark Huitema, direttore generale di ACEA Generale - che si è completalmente arrestato, un fatto che non è mai stato sperimentato prima. La nostra priorità è proteggere la salute ma anche l'occupazione di quasi 14 milioni di europei che lavorano direttamente o indirettamente nel nostro settore''.