Nel 2018 il traffico merci su strada nell'Unione Europea rallenta la sua crescita, con un volume di 1.925 miliardi di tkm (+0,2% sul 2017 e +12% sul 2014) e quasi 15 miliardi di tonnellate movimentate (+1,2% sul 2017 e +6% sul 2014). È quanto emerge dal quarto dossier Trasporto Merci a cura dell'Area Studi e Statistiche pubblicato da Anfia, l'associazione nazionale filiera industria automobilistica. Il rallentamento del manufacturing e le tensioni commerciali hanno contrassegnato la seconda metà del 2018, peggiorando nel 2019 e poi ancora nel primo trimestre del 2020, a causa dello scoppio della pandemia globale di Covid-19, che ha determinato lo stop produttivo delle attività industriali e commerciali non essenziali in molti Paesi europei, dapprima in Italia.
L'emergenza sanitaria e le misure adottate per limitare la diffusione dell'epidemia hanno avuto finora un impatto notevole sul settore dell'autotrasporto e della logistica, da un lato rallentandone l'attività o bloccandola e dall'altro evidenziando il ruolo fondamentale che l'approvvigionamento e la distribuzione di beni sanitari e primari svolgono in un contesto difficile e imprevisto.
Nel dettaglio, nell'Unione Europea il traffico merci su strada (in tkm) aumenta dello 0,2% nel 2018 rispetto al 2017, che già registrava un aumento del 4,7% sul 2016. Nel 2018, tra i paesi che hanno una grande industria di autotrasporto, il traffico in tkm registra incrementi tendenziali in Italia del 4,4%, in Spagna, Francia e Regno Unito del 3,4%, in Germania dell'1,2%, mentre in Polonia registra una flessione del 5,8% rispetto al 2017 dopo l'aumento del 15,3% sul 2016. Con tale flessione, la Polonia, seppure per poco, perde la leadership del trasporto su strada in tkm conquistata nel 2017.
In particolare, il trasporto merci su strada nazionale è incrementato del 2% sul 2017 e del 12% sul 2014 mentre quello internazionale ha registrato un calo del 3%, ma è in crescita dell'11% se paragonato al 2014. Sei Paesi, dunque, dominano il traffico merci su strada totale, misurato in tkm, nell'Unione Europea, nell'ordine: Germania, Polonia, Spagna, Francia, Regno Unito e Italia che, insieme, rappresentano il 69% del totale delle tkm trasportate su strada. La Polonia si conferma al primo posto per traffico internazionale con una quota del 29%, seguita dalla Spagna con il 12%. La Polonia ha registrato un calo sostanziale del 5,8%, che ha riguardato tutti i comparti: -4,5% il trasporto nazionale, -7,3% il trasporto internazionale bilaterale, -4,6% il cross-trade e -7% il cabotaggio; complessivamente il trasporto internazionale è diminuito in tkm del 6,5%. Secondo le rilevazioni Istat, tra il 2009 e il 2018, l'Italia ha perso il 25,5% delle merci movimentate su strada, passando da 167,6 mld di tkm a 124,9.
Un occhio di riguardo - precisa l'Anfia - va tenuto per l'eCommerce: secondo le rilevazioni Eurostat, nel 2019, in Ue, gli acquisti online hanno riguardato il 63% degli individui (in Italia il 38%). Nel periodo 2008-2018, la percentuale di imprese che, in Ue, hanno avuto vendite online è aumentata dal 13% al 20%. Il dossier si concentra infine sulle sfide tecnologiche e regolamentari che stanno influenzando l'evoluzione del settore: dalla riduzione delle emissioni di CO2 per il parco circolante, ai sistemi di sicurezza per migliorare la viabilità su strada, passando per la necessità di adeguarsi ad una industria 4.0.