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Fattura elettronica, "benzinai quest'estate rischiano andare in tilt"

Gestori e agenti commercio, inevitabili criticità per automobilisti

Redazione ANSA

Rischiano di andare in tilt quest'estate gli impianti di distribuzione del carburante, "con inevitabili criticità anche per gli automobilisti", a causa dell'entrata in vigore, dal primo luglio, dell'obbligo di emissione della fattura elettronica. Lo sottolineano le associazioni dei gestori dei carburanti e gli agenti di commercio, che chiedono di prorogare l'entrata in vigore della fatturazione.

Dal primo luglio, per le cessioni di benzina e gasolio utilizzati come carburanti per autotrazione, non potrà più essere usata la scheda carburante ma scatterà l'obbligo di emissione della fattura elettronica per gli impianti di distribuzione carburante.

Una novità che, secondo Maurizio Micheli Presidente Figisc-Confcommercio - Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali - e Alberto Petranzan Presidente Fnaarc - Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio, creerà "enormi difficoltà operative perché, interessando una platea di milioni d'imprese grandi e piccole, a fronte di circa 21mila stazioni distribuite sul territorio nazionale, verrebbe congestionata l'attività degli impianti, soprattutto in un periodo, quello dell'esodo estivo, con inevitabili criticità anche per gli automobilisti".

La Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio, ricorda che giornalmente sulle strade italiane si muovono oltre 250mila agenti di commercio, percorrendo, secondo un'ultima indagine statistica della Federazione degli Agenti, 1milione e 500mila chilometri ogni anno con un conseguente notevole utilizzo di carburante. Dal 1° luglio quindi, con l'abolizione della "carta carburante", tutte le stazioni di servizio in Italia dovranno essere pronte a gestire un incremento esponenziale della fatturazione che, oggi, riguarda invece solo alcune specifiche transazioni verso taluni soggetti passivi IVA.

Un aggravio - prosegue la nota - che non potrà nemmeno giovarsi degli attuali sistemi tecnici di produzione e validazione di ogni singola e-fattura, anche quelli tecnologici attraverso "app", che prevedono tempi difficilmente conciliabili con l'operatività delle stazioni carburanti. Per questo, Figisc e Fnaarc, pur condividendo lo spirito del provvedimento e confermando la collaborazione a questa iniziativa di contrasto all'evasione fiscale, auspicano una proroga dei termini e propongono una partenza a "doppio binario" fino a gennaio 2019 per dare modo agli impianti di distribuzione stradale e agli agenti di commercio di prepararsi adeguatamente per gestire al meglio questa rilevante innovazione tecnologica senza gravare in termini di operatività veloce sia sull'utenza privata che su quella d'impresa.

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