Quasi 500 mila euro all'anno investiti in programmi "Education", volti alla formazione di giovani, futuri ingegneri ma non solo, con un obiettivo ancora più alto: quello di "fertilizzare il territorio con la conoscenza". È l'impegno di Ducati che oggi, a Bologna, insieme a rappresentanti del Ministero dell'Istruzione, della Regione e dell'Università ha fatto il punto su 11 anni di progetti per agli studenti tramite l'omonima Fondazione.
I progetti per le scuole sono molteplici. Dal laboratorio di Fisica in Moto, nato nel 2008 per gli alunni delle scuole medie, che ogni anno coinvolge circa 9mila studenti e che quest'anno sarà aperto anche alle famiglie, all'ultimo progetto, il Moto Student, con cui il team di studenti universitari 'UniBo Motorsport' ha esordito sul circuito spagnolo di Aragon a ottobre con un prototipo di moto elettrica da competizione classificandosi al primo posto tra i debuttanti e al terzo nella categoria di gara "elettrica". Di rilievo il protocollo firmato col Miur un anno fa che ha dato una cornice istituzionale a tutte le attività nate in questi anni e che si potranno sviluppare in futuro. Esperienze che spesso si traducono in opportunità lavorative per i giovani che vi partecipano, visto che Ducati assume circa una ventina di neolaureati all'anno, anche fra chi partecipa alle iniziative di formazione in "casa".
La sinergia col territorio sta a cuore al numero uno della holding, Claudio Domenicali, che intervenendo all'Auditorium Ducati si è detto "orgoglioso" dell'italianità del marchio e soprattutto "consapevole" del ruolo di modello e di "fertilizzante della conoscenza", in ambito locale e non. Senza dimenticare, come rimarcato dal governatore Stefano Bonaccini, che la Motor Valley emiliano-romagnola travalica i confini nazionali ed è "un'eccellenza che attira migliaia di appassionati ogni anno consolidando il primato di 'terra dei motori' a livello mondiale".