Il 9 marzo di vent'anni fa Horacio Pagani, geniale costruttore di supercar, presentava al mondo dell'auto convenuto al Salone di Ginevra la sua prima creazione, la Zonda C12. Si trattava di una supercar avveniristica che poteva vantare prestazioni eccezionali, garantite da un V12 Mercedes-Benz ufficiale. Per celebrare questa importante ricorrenza, da cui è nata una realtà industriale italiana d'eccellenza, apprezzata in tutto il mondo, la Pagani ha deciso di portare sul proprio stand al Palexpo quella stessa Zonda C12 con telaio 001, completamente restaurata. Un gioiello di valore collezionistico elevatissimo che viene esposta di fianco all'ultima vettura prodotta, una top di gamma scoperta destinata al mercato statunitense, una Huayra Roadster, presentata in carbonio blu Tricolore.
Nell'occasione sono stati diffusi i risultati commerciali 2018: "Nel 2018 è stata registrata un'ulteriore crescita della rete distributiva a livello globale - sottolineano dall'azienda -, con l'apertura di due nuovi showroom in Australia e in Sud Africa. Con la consegna di oltre la metà delle vetture previste per la produzione limitata di Huayra Roadster ai clienti in tutto il mondo, l'anno si conferma da record segnando, con un incremento di fatturato del 35% rispetto al 2017, affermando il brand sempre di più come globale".
La storia della Zonda, ricordano dalla Pagani Automobili, è pura emozione: il progetto prese forma in un'epoca, quella di fine anni '90, di profondi mutamenti economici e nacque dopo 9 anni di studio e di perfezionamento. Questo modello ancora oggi rappresenta la quintessenza dell'azienda di San Cesario sul Panaro, combinando insieme tecnica e gusto, forma e funzione a ogni fase della creazione. Ricorda, inoltre, la profonda stima e amicizia intercorsa fra un giovane designer, Horacio Pagani, e il leggendario campione del mondo di F1 Juan Manuel Fangio, il cui interessamento permise all'aspirante Costruttore di contattare e ottenere la prima fornitura ufficiale di motori Mercedes-Benz.
Dal 1999 la Casa modenese ha creato 140 hypercar stradali dal valore milionario, ognuna con un'anima specifica, creata come un abito attorno ai gusti del proprio cliente. L'estrema esclusività ha permesso a queste vetture di aumentare notevolmente il proprio iniziale valore di acquisto, rivelandosi perciò ottimi investimenti. Proprio per tutelare questo investimento, Pagani ha dato vita ai programmi Rinascimento e Puro che hanno lo scopo di restaurare, certificare e preservare l'autenticità delle vetture e che includono, tra l'altro, l'estensione della garanzia. La C12 con telaio 001 sfoggia una livrea ispirata alle Mercedes gruppo C Frecce d'Argento. Sotto il cofano posteriore in carbonio, cela in posizione centrale un V12 di 6,0 litri da 450 Cv, con tanto di stella e marchio Mercedes-Benz. Dopo l'esposizione alla rassegna elvetica del 1999, il telaio 001 fu utilizzato per le prove di crash-test e per testare delle modifiche per i modelli successivi. Il suo restauro ha permesso di recuperare la maggior parte della componentistica originale, integrando la mancante con pezzi ricostruiti, seguendo le specifiche custodite negli archivi storici di Pagani Automobili (conservate per ogni vettura prodotta), cosi da riportare la C12 alla bellezza iniziale.
Nel ricordare i tempi del debutto a Ginevra, Horacio Pagani, fondatore e capo designer del brand modenese, sottolinea: "Alla Zonda vogliamo dedicare il nostro tributo, è una vettura che ci ha permesso di crescere e di confermare le nostre iniziali scommesse. Non è un mistero che ci siamo ispirati alle vetture di Les Mans degli anni 80-90 per lo sviluppo di Zonda, che ha successivamente influenzato Huayra; e di nuovo a lei penseremo per le Pagani a venire".