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Tar, sì a multe per Maggiore e Locauto per nolo scorretto

Inflitte dall'Antitrust nel luglio 2017

Redazione ANSA ROMA

Sono confermate le maxi multe a Locauto Rent e Maggiore Rent - rispettivamente di un milione e di 700mila euro - inflitte dall'Antitrust nel luglio 2017 per pratiche commerciali scorrette e aggressive nel settore del noleggio autovetture. L'ha deciso il Tar del Lazio con due sentenze con le quali ha respinto i ricorsi proposti per contestare il provvedimento sanzionatorio.
    La pratica commerciale contestata, realizzata dal luglio 2014 al 31 dicembre 2016, consisteva - ne dà conto il Tar in sentenza - da un lato nel blocco di un considerevole importo sulla carta di credito dei propri clienti a titolo di deposito cauzionale a garanzia di eventuali danni arrecati all'autovettura noleggiata, e dall'altro nella contestuale offerta onerosa di alcuni prodotti accessori volti a limitare la responsabilità per danni al fine di ridurre l'importo del deposito cauzionale.
    Per il Tar, dalle risultanze istruttorie acquisite dall'Autorità "risulta ampiamente dimostrata la sussistenza di una pratica commerciale con la quale, al momento del check out, ossia del ritiro dell'autovettura, gli operatori del desk di Maggiore condizionano la volontà del cliente ad acquistare servizi e prodotti ulteriori rispetto al noleggio".
    A parere dei giudici, quindi, "in maniera condivisibile la condotta di Maggiore è stata ritenuta scorretta, in quanto non corrispondente alla diligenza attesa in una fase delicata del rapporto di consumo, quale è quella in cui il professionista deve consegnare al consumatore l'autovettura noleggiata mediante una transazione commerciale già conclusa on line, e assicurarsi solo della corretta custodia e del prudente utilizzo della stessa attraverso, fra l'altro, la garanzia della carta di credito". Quanto alla pratica commerciale riferita alle modalità di constatazione dei danni alle vetture, secondo il Tar "la procedura di rilevazione dei danni - si legge nella sentenza Locauto - manifesta la sua aggressività nella misura in cui incolpa indebitamente il consumatore di un danno non provocato, gliene addebita l'importo sulla carta di credito, lo obbliga a sporgere reclamo e ad attendere la restituzione di quanto indebitamente trattenutogli solo all'esito delle verifiche che, invece, il professionista diligente dovrebbe fare immediatamente, alla riconsegna del veicolo, e non già dopo aver ricevuto un reclamo".

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