La prima 'automobile' - cioè un veicolo capace di muoversi da solo senza sistemi di propulsione esterna, come la spinta o il traino di animali o uomini - è stata concepita e progettata esattamente 541 anni fa. Lo si scopre esaminando, come è avvenuto per tanti altri oggetti dell'era moderna, il famoso Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, di cui si celebrano oggi i 500 anni dalla scomparsa. Al foglio f. 812r (ex 296va) di questa colossale opera che è stata il 'lascito' di Leonardo a generazioni di studiosi, si scoprono infatti i disegni di quella che Gerolamo Calvi (uno dei maggiori studiosi del genio toscano), già nel 1936, battezzò 'La Fiat di Leonardo'. Va detto che l'eclettico scienziato e artista non aveva certo immaginato un carro che potesse trasportare merci o persone su strada, ma faceva parte di quella feconda produzione di 'invenzioni' destinate ad intrattenere gli ospiti delle grandi feste organizzate alla Corte dei 'grandi' del tempo e in particolare dei Medici, dove Leonardo lavorò per Lorenzo il Magnifico. Dagli studi e dai disegni costruttivi dell'ingegner Giovanni Canestrini - celebre giornalista e pilota, tra i fondatori della 1000 Miglia - deriva il primo modello di questa 'automobile' che nel 1939 venne esposto alla 'Mostra di Leonardo da Vinci e delle Invenzioni Italiane'. Canestrini, come gli altri studiosi che lo avevano preceduto, era partito dal foglio f. 812r, databile intorno al 1478, che presenta due vedute dell'invenzione: nella parte superiore del foglio i dispositivi meccanici sul lato sinistro del carro e una terza ruota, con sterzo a timone. Nella parte inferiore Leonardo visualizza in maggiore dettaglio i meccanismi ma è assente lo sterzo a timone, sostituito da un complesso dispositivo con tiranteria e asta a cremagliera (come si nota negli schizzi sul disegno). Lavorando su questa questa base e dai risultati della ricerca di Carlo Pedretti (1975 e 1996) e M. Rosheim (2001) l'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze e lo Studioddm di Milano in tempipiù recenti hanno potuto realizzare, sfruttando tecnologie informatiche di modellazione 3D, un modello funzionante della cosiddetta 'automobile' di Leonardo.
Come si legge nel sito che l'IMSS di Firenze dedica a questo veicolo, meglio definito come 'carro semovente', l'approccio computerizzato ha portato dalla definizione di elementi fondamentali - come il passo della dentatura degli ingranaggi, i diametri delle ruote, i sistemi meccanici e le loro linee di azione, i sistemi di trasmissione e di regolazione del moto - fino ad arrivare alla costruzione di un modello digitale interattivo, che si può osservare in un video dell'IMSS (https://brunelleschi.imss.fi.it/automobile/imulti.asp?codice=le onardo_car). Una ulteriore fase ha comportato la costruzione di 3 modelli da parte dell'Opera Laboratori Fiorentini, uno dei quali di notevoli dimensioni, mentre sulla base dei disegni tecnici esecutivi è stato possibile affinare il progetto interattivo, secondo una modalità - precisa l'IMSS - ''che rende comprensibile anche al pubblico non specialistico la complessa struttura del carro di Leonardo'' ed osservare i meccanismi compiono i loro cicli, le ruote che girano e i motori che scaricano la forza delle molle motrici. La ricostruzione del carro semovente è esposta all' Istituto e Museo di Storia della Scienza in piazza dei Giudici 1 a Firenze.