Requisiti obbligatori di etichettatura e riciclo per tutte le batterie (industriali, automobilistiche, per veicoli elettrici e portatili), anche importate. Così la Commissione europea vuole regolamentare, per la prima volta dal 2006, un mercato in rapida crescita, con la domanda globale destinata ad aumentare di ben 14 volte nei prossimi 10 anni e con l'Europa destinata a giocare un ruolo molto importante in questo contesto.
"E' una legislazione che guarda al futuro, per produrre batterie in modo sostenibile, circolare e sicuro", ha detto il commissario all'ambiente Virginjius Sinkevicius. "L'Europa comincerà tra 1-2 anni a esportare batterie dopo essere stata per anni importatrice netta - ha aggiunto Paolo Gentiloni - nel 2019-2020 gli investimenti Ue in batterie hanno superato quelli di Usa e Cina".
Il regolamento serve anche a dare un quadro regolamentare certo e di lungo periodo alla produzione europea, sostenuta dall'Alleanza per le batterie nata su iniziativa franco-tedesca cui partecipa anche l'Italia. La Commissione ha già dato il via libera a 3,2 miliardi di aiuti pubblici da un gruppo di sette paesi, tra cui l'Italia, per un progetto di interesse comune (Pic) sulla ricerca e innovazione in tutti i comparti del settore. E un altro progetto dello stesso tipo è in corso di valutazione.