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Bosch, auto più green e più sicure nelle connessioni

Diesel fino a 3.000 bar e nuove centraline 'firewall'

Redazione ANSA FRANCOFORTE

 FRANCOFORTE - Bosch rimescola ancora una volta le carte dell'innovazione automobilistica ed estrae dal mazzo tre importanti jolly, destinati a influenzare la produzione di serie già dai prossimi anni. Il più importante - da giocare nella partita che le Case costruttrici hanno intrapreso con i 'cattivi' della Rete - è quello destinato a rendere difficile, anzi difficilissima, la vita degli hacker. Si tratta di una centralina supplementare che verrà inserita nel complesso dei computer di bordo - ha spiegato Gabriele Allievi, AD di Bosch Italia - che ''permetterà di creare un vero e proprio firewall a protezione di tutti i dati del veicolo, compresi quelli più sensibili''. Un ulteriore tassello verso la completa connettività delle auto e degli altri mezzi che circolano sulle strade (moto comprese) che è anche ''un passaggio obbligato - ha detto Allievi - per l'introduzione dei sistemi di guida autonoma''. Del resto la ricerca è una degli elementi di spinta del settore Mobility Solutions di Bosch che, nel 2014, ha fatto registrare per il gruppo tedesco un fatturato di 33,3 miliardi di euro, equivalenti al 68% dei ricavi totali. E grazie anche agli ultimi prodotti esposti a Francoforte il colosso della componentistica conta di chiudere l'anno con un incremento del fatturato del 10%, nonostante la produzione globale di vetture sia solo in leggero aumento.

Per migliorare l'efficienza dei moderni motori a benzina e Diesel - jolly da giocare sul tavolo della ecomobilità - Bosch ha mostrato nuove soluzioni che permettono di innalzare le pressioni d'iniezione del carburante nelle camere di combustione, così da poter ridurre le emissioni di particolato.

Per i benzina vengono proposte pressioni sino a 350 bar, per i gasolio si arriva a 2.700, con l'obiettivo di salire anche nei modelli di serie a 3.000 bar, valore che, in prospettiva - ha dettagliato l'AD di Bosch Italia - ''permetterà con i turbodiesel di prossima generazione anche di superare i 160 Cv per litro di cilindrata''. E il progresso nei motori a gasolio ''elettrificati'' con sistemi ibridi a 48 Volt consentirà anche di eliminare i costosi e pesanti impianti SCR con urea. Anche la connettività può dare un aiuto in questo campo: grazie alla Rete, infatti, si può gestire la rigenerazione del filtro antiparticolato, sulla base di dati di navigazione predittivi.

Per quel che riguarda le auto ibride ed elettriche, sono decisamente interessanti le proposte di gestione termica intelligente delle batterie. I ricercatori del gruppo stanno lavorando alla realizzazione di accumulatori agli ioni di litio più efficienti. Quelli di prossima generazione, attesi per il 2020, avranno una densità doppia rispetto alle attuali, con benefici anche sui costi di produzione. Incrementi dell'autonomia sino al 10% saranno poi possibili a breve grazie al nuovo sistema di gestione delle batterie ideato da Bosch, che monitora e gestisce le singole celle nel sistema completo. Terzo jolly giocato da Bosch, sulla scia di una 'partita' iniziata ormai da molti anni, è quello che riguarda la guida autonoma. I sistemi di assistenza per manovre di scarto, di svolta e di code nel traffico mostrati a Francoforte sono un primo passo verso il ''pilota automatico'' ma, soprattutto, verso una maggiore sicurezza dei veicoli. Una grande comodità, invece, è quella garantita dal ''valet parking automatico'' messo a punto da Bosch che permette al veicolo di parcheggiarsi da solo. 

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