La Ferrari 488 Challenge Evo, protagonista del campionato monomarca 2020 del Cavallino Rampante, monterà in pista pneumatici speciali realizzati appositamente dalla Pirelli. Si tratta di un'evoluzione dei noti PZero, calibrati con specifiche per la nuova Rossa, che promettono di esaltarne le performance tra i rettifili e in cordoli dei circuiti. Questo è, come sottolineano le due aziende, un ulteriore passo in comune compiuto nel corso di una collaborazione che oramai dura da ben 27 anni. Le gomme saranno impiegate in tutte e quattro le serie in cui è diviso il Ferrari Challenge: Europa, Nord America, Asia Pacific e nazionale UK. Per realizzare questa copertura gli ingegneri della Casa della P lunga hanno lavorato a stretto contatto con quelli del Cavallino per circa 7 mesi. Il nuovo pneumatico, adotta una inedita mescola per il battistrada ed è prodotto nella linea Motorsport del costruttore della Bicocca, nello stesso impianto rumeno dove nascono i set per la Formula 1. Disponibile nelle misure 275/675-19 DHA per l'anteriore e 315/705-19 DHA per il posteriore, è stato sviluppato partendo dalla realizzazione di un modello virtuale, verificato nel simulatore di guida. Dopo averne validato le caratteristiche, sono stati realizzati i primi prototipi che sono stati testati in laboratorio con macchinari da banco. Quindi, le gomme sono state provate in pista, su sette circuiti europei, tra cui Vallelunga, Mugello, Le Castellet e Silverstone, per saggiarne le qualità di tenuta di strada e l'integrità in diverse condizioni di guida e climatiche. In pista, fanno sapere dalla multinazionale lombarda, è emerso come i nuovi PZero siano in grado di esaltare le performance della GT da corsa di Maranello, permettendone un abbassamento dei tempi.
"L'evoluzione del P Zero per la Ferrari 488 Challenge Evo - ha sottolineato Mario Isola, responsabile Car Racing di Pirelli - dimostra come, ancora una volta, la nostra tecnologia si sposi con il meglio dei marchi automobilistici anche nel motorsport.
Il Ferrari Challenge rappresenta per Pirelli un'importante collaborazione tecnica perché consente ai nostri ingegneri di sviluppare in condizioni limite soluzioni che poi possono essere trasferite anche su pneumatici stradali".