Si chiama CMF-EV ed è la nuova arma di Luca De Meo e della sua squadra ma anche degli alleati della Nissan e della Mitsubishi per affrontare con rinnovata efficacia la sfida della elettrificazione del mercato nei prossimi anni. Sviluppata da un team congiunto di ingegneri francesi e giapponesi questa versatile piattaforma modulare elettrica è stata immaginata e progettata per essere l'elemento base per la prossima generazione di modelli BEV prodotti dall'Alleanza.
Contraddistinta dalla denominazione Common Module Family - Electric Vehicle (appunto CMF-EV) questa moderna architettura consente di realizzare modelli con un passo lungo fino a 2,77 metri e quindi caratterizzati da interni ancora più ampi, con molto spazio a disposizione di tutti i passeggeri, tanto da aver fatto promettere a Renault di offrire nelle prossimi elettriche compatte lo stesso abitacolo di una berlina di segmento superiore. Adattabile per essere usata per modelli compatti, berline, coupé e persino suv, l'architettura CMF-EV è stata immaginata per offrire ampie possibilità di design del corpo vettura, potendo contare anche su gommature da 18 e 19 pollici.
Vista l'assenza del sistema di scarico, un 'ingombro' tipico dei modelli con motore termico, l'architettura CMF-EV sfrutta un pavimento piatto che offre ancora più spazio per i componenti aggiuntivi e abbassa il centro di gravità del veicolo. Tra l'altro le batterie sono state ridotte alle dimensioni - sono le più sottili che la tecnologia attuale può offrire - senza comprometterne la potenza e le altre caratteristiche 'elettriche'. I pacchi batteria possono essere alloggiati nell'architettura CMF-EV oltre che in posizione orizzontale, anche in verticale (sfruttando la parte centrale) e quindi ideale per modelli in cui l'altezza del corpo vettura o della luce libera da terra sono vincoli di progetto. I pacchi batteria sono parte integrante della struttura, progettati dunque per offrire un 'supporto' funzionale alla rigidità e alla solidità della scocca. ll motore elettrico (singolo o doppio) è anche molto compatto nelle dimensioni, caratteristica che è stata sottolineata sugli elementi accessori, come il climatizzatore, che è stato sviluppato per essere montato nella parte anteriore del veicolo per massimizzare lo spazio dell'abitacolo. Nella variante Renault utilizzata per la concept Mégane E-Vision il propulsore è singolo e produce 217 Cv di potenza e 300 Nm di coppia.Nella fase di sviluppo, la piattaforma CMF-EV è stata sottoposta a una serie completa di test al banco e oltre tre milioni di chilometri di test drive in tutte le condizioni immaginabili sulle strade asiatiche ed europee. Cioè ha permesso una messa a punto accurata, raggiungendo livelli prestazionali di spicco. Aiutato dal baricentro più basso e dal passo allungato, la trazione con la soluzione CMF-EV è notevolmente migliorata. Lo sterzo e il telaio sono più flessibili grazie al rapporto di sterzata più corto e al design multibraccio dell'asse posteriore, che si traduce in una guida più fluida e un maggiore confort.