L'ultima ordinanza della Regione Lombardia sull'emergenza Covid "definisce alcune norme per il bike sharing che rischiano di bloccare il servizio. Infatti prevede che dal 4 giugno bisogna garantire che i cittadini si igienizzino le mani, o in alternativa fornire i guanti". E' quanto ha scritto sulla sua pagina Facebook l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli.
"Il bike sharing era tornato al 50% del servizio, aiutandoci a non saturare i mezzi pubblici e a togliere alcune auto dal traffico. Così rischiamo invece di spostare altre persone su bus e metropolitane e avere più auto in città - ha aggiunto -.
Usiamo le stesse norme rese obbligatorie dal 4 maggio per treni, bus, tram e metropolitane e taxi e cioè obbligo guanti e mascherine, e pulizia periodica dei mezzi, ma senza altre prescrizioni. Perchè per il bike sharing le aziende dovrebbero fornire i guanti ai clienti e Trenord non li fornisce ai passeggeri dei treni?".
"Forse prima di fare ordinanze, un poco di riflessione e di consultazione non guasterebbe - ha concluso -. Abbiamo già scritto a Regione per far cambiare. Speriamo ci ascoltino".
"Non comprendo le preoccupazioni dell'assessore Granelli in merito al bike sharing, che addirittura considera 'a rischio'". Così l'assessore lombardo alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, replica all'assessore del Comune di Milano, Marco Granelli, secondo il quale l'ultima ordinanza della Regione sull'emergenza Covid "definisce alcune norme per il bike sharing che rischiano di bloccare il servizio", perché "prevede che dal 4 giugno bisogna garantire che i cittadini si igienizzino le mani, o in alternativa fornire i guanti". Terzi chiarisce di aver già comunicato a Granelli "che, nel rispetto delle vigenti regole di distanziamento, confermiamo che sia per bike sharing che per car sharing, in ambito comunale, valgono le stesse regole adottate per gli altri mezzi del Tpl (trasporto pubblico locale, ndr) e che pertanto l'uso di guanti e mascherine dovrà essere garantito dagli utenti stessi". "Sottolineo - conclude Terzi - che l'ultima ordinanza regionale recepisce le linee guida approvate all'unanimità dalla Conferenza delle Regioni, apportandovi all'occorrenza correzioni più restrittive. Nel giusto bilanciamento tra le diverse esigenze abbiamo applicato alle attività di noleggio, la flessibilità necessaria per garantire da un lato la sicurezza sanitaria e dall'altro la continuità del servizio".