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Avanza programma industrializzazione primo suv Aston Martin

Inaugurato stabilimento dedicato St Athan, ex base della RAF

Redazione ANSA

ROMA - Con il completamento degli edifici del nuovo impianto a St Athan, nel Galles meridionale, la Aston Martin ha di fatto avviato il conto alla rovescia per l'industrializzazione e il successivo debutto commerciale del suo primo suv, derivato dal concept DBX. Il sito in cui dalla seconda metà del 2019 verrà avviata la produzione di questo modello - strategico per i programmi della Casa britannica di auto sportive, controllata com'è noto dalla italiana InvestIndustrial della famiglia Bonomi - è stato realizzato dalla riconversione di tre grandi hangar di una ex base RAF dismessi dal Ministero della difesa britannico.

Proprio in questa inconsueta sede, il Consiglio di amministrazione di Aston Martin ha tenuto il primo incontro per informare il management e i rappresentanti degli azionisti sui progressi del progetto. Lo stabilimento di St Athan - in cui sono stati avviati i lavori per l'installazione delle linee di produzione - è una dimostrazione del costante impegno di Aston Martin nel Regno Unito e porterà 750 nuove opportunità di lavoro nella regione del Galles meridionale.

Della forza lavoro programmata, 150 dipendenti sono già stati assunti per avviare la pre-produzione. Quando lo stabilimento di St Athan sarà completato, entrerà a far parte del network che comprende la sede di Gaydon e il sito di Newport Pagnell, accomunati dall'alta qualità del lavoro artigianale e dell'ingegneria britannici.

''Siamo lieti dei progressi compiuti nel sito di St Athan - ha detto Andy Palmer, presidente e AD di Aston Martin - Il team ha fatto un ottimo lavoro nell'avanzamento della struttura e sono orgoglioso di presiedere la nostra prima riunione del Consiglio di Amministrazione nel nuovo stabilimento''.

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