Il Gruppo che nascerà dalla fusione tra FCA e PSA si colloca al quarto posto della classifica dei dieci maggiori produttori mondiali di auto. Questa particolare classifica, che tiene conto delle immatricolazioni di auto e veicoli commerciali, vede al primo posto il Gruppo Volkswagen, seguito da Toyota al secondo posto e Renault-Nissan-Mitsubishi al terzo. Quarta la nuova Fca Psa, che si lascia alle spalle al quinto posto General Motors. Sesto il Gruppo Hyundai Kia, seguito al settimo posto da Ford e all'ottavo da Honda.
Nel dettaglio, dall'analisi dei risultati 2018 deriva una somma dei diversi marchi di Fca e Psa pari a 8,9 milioni di unità, appena sopra alla General Motors che ha raggiunto gli 8,6 milioni di immatricolazioni. Fca insieme a Psa risulta invece alle spalle di Renault-Nissan-Mitsubishi, con un distacco - in base ai dati dello scorso anno - di 1,4 milioni di unità rispetto all'Alleanza franco-nipponica che comprende anche i brand Dacia, Lada, Infiniti, Datsun e Samsung e che ha chiuso lo scorso anno a quota 10,3 milioni.
La classifica vede ai primi due posti del podio i due tradizionali competitor nella top ten dell'industria automobilistica: il Gruppo Toyota, che è arrivato nel 2018 a 10,4 milioni di veicoli immatricolati, e il Gruppo Volkswagen che - sommando i brand Vw, Audi, Bentley, Bugatti, Lamborghini, Porsche, Seat, Skoda e Vw Veicoli Commerciali - ha guadagnato lo scorso anno la medaglia d'oro con 10,8 milioni di unità vendute.
Difficile prevedere quale potrà essere la posizione del conglomerato Fca-Psa alla fine del 2019 e, soprattutto, nel 2020, perché la decrescita del mercato cinese, le difficoltà che stanno interessando l'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi e altri elementi turbativi dei mercati mondiali, potrebbero trasformarsi in vantaggi per il nuovo Gruppo, soprattutto in funzione del conteggio dei veicoli commerciali.