Prosegue senza sosta la crisi del mercato delle quattro ruote a livello globale. Il crollo della domanda, causato dall'espansione del coronavirus, costringe Toyota a sospendere sette linee di produzione in 5 diversi stabilimenti in Giappone. La sospensione avverrà almeno fino al 15 aprile, comunica la prima casa auto nipponica, e porterà al taglio dell'output di circa 36.000 veicoli. Gli impianti interessati saranno quelli di Tsutsumi e Tahara nella prefettura di Aichi Prefecture, nell'arcipelago centrale, le fabbriche di Takaoka e Hamura assieme alla sussidiaria Hino Motors, e l'impianto di Miyata, nella regione a ovest di Fukuoka. Ai dipendenti coinvolti nel fermo della produzione verrà chiesto di usufruire delle vacanze retribuite, altri saranno assegnati a nuove mansioni durante il periodo di sospensione. Lo stallo delle attività nel comparto auto riguarda anche i fornitori di accessori e delle parti di ricambio, penalizzati dalle interruzioni della logistica con la Cina. Le immatricolazioni di nuove auto in Giappone hanno risentito delle limitazioni agli orari delle attività commerciali, e la chiusura dei concessionari durante i fine settimana, malgrado non sia in atto un lockdown nel Paese. E la situazione di incertezza sull'evoluzione della pandemia, secondo gli analisti, potrebbe continuare continuare a limitare l'output delle principali case auto nipponiche nei mesi a venire.