Cresce il numero delle aziende della componentistica auto che investe nei nuovi powertrain elettrificati, per effetto dell'ampliamento dell'offerta soprattutto da parte di Fca. Il 29,5% ha individuato nei veicoli elettrici o ibridi il posizionamento principale, anche accanto ad altri powertrain (benzina, diesel e metano/gpl).
Emerge dall'indagine realizzata dalla Camera di commercio di Torino, dall'Anfia e dal Center for Automotive and Mobility Innovation (Cami) del Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari Venezia.
Inoltre, se la maggior parte delle aziende converge ancora sul diesel (il 59,4%), emerge un numero relativamente basso di imprese che hanno indicato il diesel come unica scelta (13,1%), mentre il 6% di aziende ha indicato di essere posizionata prevalentemente sui soli powertrain elettrificati o ibridi.
Confortante anche il netto aumento, rispetto alla rilevazione dell'anno scorso, della percentuale di componentisti che ha partecipato a progetti di sviluppo relativi ai powertrain elettrificati, che ora si aggira intorno al 28% sia per l'elettrico che per l'ibrido, cioè in linea con la percentuale di aziende che ha indicato nei veicoli elettrici o ibridi il posizionamento principale della propria attività, anche accanto ad altri powertrain. Infatti, rispetto all'anno precedente la crescita di aziende che hanno partecipato a progetti di sviluppo di Epv è passata dal 18,6% al 28,4% per l'elettrico e dall'11,8% al 27,5% per l'ibrido; inoltre, è quasi raddoppiato il numero di componentisti che ha partecipato a progetti di riduzione delle emissioni dei motori a combustione interna (dall'11,2% al 20,5%).