La cinese BYD corre. Dopo aver superato Volskwagen come costruttore più popolare in Cina, ora sorpassa per la prima volta anche Tesla e conquista, per il quarto trimestre, il titolo di colosso mondiale delle auto elettriche con 529.046 auto vendute rispetto alle 484.507 della società di Elon Musk
Un balzo che le consente di guardare con ottimismo al 2024, durante il quale punta a sbancare anche fuori dai confini nazionali. BYD ha realizzato il 90% delle sue vendite di dicembre in Cina ma le sue esportazioni stanno accelerando, e nella seconda metà del 2023 sono triplicate. La strada per conquistare il mondo, comunque, non sarà in discesa. Gli Stati Uniti sono di fatto 'vietati' al costruttore cinese fra le tensioni commerciali fra Washington e Pechino e l'intenzione dell'amministrazione Biden di inasprire i dazi sulle auto elettriche Made in China. Non va meglio in Europa, dove si valuta la possibilità di introdurre tariffe maggiori sugli EV cinesi.
Il sorpasso di Tesla certifica l'ascesa della Cina nell'industria automobilistica mondiale e riflette anche un cambio nella dinamica competitiva fra Musk e il miliardario cinese che ha fondato BYD: Wang Chuanfu ha lavorato per anni al successo dell'elettrico cinese e ora raccoglie i frutti dei suoi investimenti. Se finora i costruttori cinesi sono rimasti nell'ombra rispetto a colossi come General Motors, Toyota e Volkswagen, ora sono infatti protagonisti in grado di sfidare il Giappone nelle esportazioni di auto passeggeri.
A vedere l'enorme potenziale di BYD già anni fa è stato Warren Buffet. Nel 2008 l'oracolo di Omaha aveva investito 230 milioni di dollari per rilevare il 10% della società: un investimento più che redditizio visto che la quota di Berkshire Hathaway nel costruttore cinese è arrivata a valere 8 miliardi.
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