La compagnia cinese BYD aprirà
uno stabilimento in Turchia per la produzione di auto elettriche
e ibride con una capacità di produzione annua di 150mila
veicoli. L'accordo è stato firmato oggi a Istanbul dal
presidente della BYD, Wang Chuanfu, e il ministro turco della
Tecnologia, Mehmet Fatih Kacir, alla presenza della presidente
Recep Tayyip Erdogan, riferisce la tv di Stato Trt.
L'investimento da 1 miliardo di dollari prevede anche la
realizzazione di un centro di ricerca e sviluppo per le
tecnologie di mobilità sostenibile mentre lo stabilimento potrà
dare lavoro fino a circa 5mila persone e l'inizio della
produzione dei veicoli è prevista per la fine del 2026. "Il
nostro obiettivo è raggiungere i consumatori in Europa
soddisfacendo la crescente domanda nella regione di veicoli a
nuova energia", si legge in una dichiarazione di BYD, secondo
cui "grazie ai vantaggi unici della Turchia come il suo
ecosistema tecnologico in via di sviluppo, una forte base di
fornitori, una straordinaria posizione e una forza lavoro
qualificata, l'investimento di BYD per questo nuovo impianto di
produzione migliorerà ulteriormente le capacità produttive
locali del marchio e aumenterà l'efficienza logistica".
Circa un mese fa, Ankara aveva imposto una tariffa del 40% sulle
importazioni di automobili, ibride e convenzionali, dalla Cina
"per aumentare e proteggere la quota decrescente della
produzione domestica".
La Turchia è il tredicesimo Paese al mondo per quanto riguarda
la produzione automobilistica, con quasi 1,5 milioni di veicoli
prodotti nel 2023.
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