"L'auto elettrica almeno in
Italia, ma anche in Europa, è come un bambino di otto anni. Che
fai lo mandi a scuola da solo, lo metti in macchina guida e poi
arriva? No, lo devi accompagnare. Deve essere accompagnata come
un bambino finché non diventa adulto, ma crediamo che riuscirà a
diventare adulto abbastanza velocemente. Poi è chiaro che se da
qui a cinque anni i cinesi avanzano di un'altra generazione,
siamo da capo a dodici, però i compiti a casa dobbiamo farli".
Così Raffaele Fusilli, ad di Renault Italia, durante un
dibattito sul tema della transizione della mobilità organizzato
a Courmayeur (Aosta) nell'ambito dell'ultima tappa del tour per
presentare e far provare le finaliste del premio internazionale
The Car of The Year 2024.
"Io credo - ha detto Fusilli - che la grande sfida che noi
abbiamo e su cui ci stiamo impegnando ha un solo nome, di fatto,
e si chiama costi. Fin quando non riusciremo ad abbassare
significativamente i costi delle vetture elettriche - il nostro
obiettivo è di farlo entro il 2027, riducendo del 40% quelli
attuali - con l'attuale situazione in generale non riusciamo ad
essere competitivi, perché non si riesce a scaricare sul prezzo
i costi altissimi legati alla batteria, costi altissimi legati a
quell'ottanta per cento del costo di una batteria che sono le
materie prime".
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