FRANCOFORTE - Lo stand Mini del Salone di Francoforte sarà totalmente incentrato sulla nuova Clubmab, ovvero la variante station wagon della Mini, che con il passaggio alla terza generazione guadagna ben 27 centimetri di lunghezza (arriva a 4,25 metri) e due porte tradizionali al posteriore. Anche la larghezza aumenta di 9 centimetri e il passo di 10 cm, così le misure sono quelle di una station wagon vera, quasi di segmento C, con un bagagliaio da 360 litri e il divanetto posteriore ribaltabile secondo il rapporto 40:20:40.
Caratteristica inconfondibile rimangono le 'split door' posteriori, ovvero l'apertura a libro del portellone, volendo anche automatica. Con questa vettura Mini conferma la 'maturazione' della sua gamma, che non parla più solamente al campo delle emozioni ma anche a quello della razionalità, come sottolinea la creazione del modello a cinque porte.
I grandi cambiamenti di questa mini, ad ogni modo, sono dove l'occhio non vede, con il debutto della piattaforma modulare del Gruppo BMW, condivisa con la Serie 2 e con la X1. Lo stesso discorso vale per i motori, che si possono ritrovare sotto il cofano dei modelli dell'Elica: si parte con il 3 cilindri 1.5 TwinPower Turbo da 136 CV della Cooper e si passa direttamente ai 4 cilindri due litri turbo, sia benzina che diesel, della Cooper D (150 CV) e della Cooper S (192 CV). Tutti promettono consumi record, soprattutto in rapporto con la potenza (tra 4,1 e 6,2 L/100 km) e possono essere abbinati a due diversi cambi automatici, entrambi con convertitore di coppia, a 6 o 8 rapporti, mentre di serie c'è sempre il 6 marce manuale. Quanto al famoso 'go-kart' feeling, la nuova Mini Clubman non si smentisce, proponendo sospensioni in grado di esaltarlo (in particolar modo il multi-link posteriore) e un servosterzo elettromeccanico progressivo in grado di gestirlo. Anche all'interno è cambiato tutto, pur rimanendo l'impostazione di base con il grande strumento circolare al centro della plancia che ora è contornato da un anello luminoso a LED e ospita un display touch per gestire tutte le funzioni dell'infotainment e il climatizzatore. La dotazione di serie comprende anche l'impianto audio con vivavoce Bluetooth, il sensore pioggia e fari nonché di freno di stazionamento elettrico. Se invece si vuole attingere dalla lista degli optional, ce n'è per tutti i gusti, a partire dal Mini Driving Modes, cioè una manopola nel tunnel centrale che permette di selezionare il carattere della vettura tra Green, Mid e Sport. Poi ci sono le sospensioni elettroniche, i cerchi in lega fino a 19 pollici, l'head-up display, i fari full LED, il cruise control adattivo, i sedili elettrici con memoria, il navigatore Mini Professional, l'impianto audio Harman Kardon e la frenata di emergenza automatica. Ampissime pure le possibilità di personalizzazione, dentro e fuori, con le modanature delle porte retroilluminate e lo specchietto che proietta il logo Mini all'esterno quando si scende dall'auto.