FRANCOFORTE - I crossover ''supercompact'' di impostazione sportiva con alimentazione ibrida si prefigurano come uno dei campi di battaglia del futuro per le case automobilistiche giapponesi, almeno a passeggiare tra le corsie del Salone di Francoforte. A poca distanza dalla Nissan Gripz, nello Stand Toyota è debutto mondiale per il secondo atto della C-HR. Linee altrettanto avveniristiche, indole grintosa, la vettura delle Tre ellissi è molto più di una show car. Nella filosofia e nei tratti, infatti, anticipa un modello destinato alla produzione che sarà svelato al prossimo Salone di Ginevra (3-13 marzo 2016). Evoluzione dell'omonimo prototipo presentato nel 2014 a Parigi, dotato di cinque porte anziché tre, ispirato nel design alla superficie del diamante, il nuovo crossover nasce sull'architettura modulare TNGA (Toyota New Global Architecture), condivisa dalla quarta generazione della Prius e base di gran parte dei futuri modelli del brand. Alimentazione Full Hybrid, taglia a cavallo tra i segmenti B-SUV e C-SUV, questo concept si propone come un ibrido ad alta efficienza dalla forte personalità. Le sue forme sono frutto della collaborazione tra il centro stile europeo ED2 e gli altri centri di design del gruppo. Il suo frontale esprime l'evoluzione del cosiddetto linguaggio stilistico ''Keen Look'' di Toyota, con i proiettori tridimensionali che affrontano tematiche inedite. Nel posteriore, invece, spiccano le superfici laterali e superiori che si uniscono verso un diffusore pronunciato. La silhouette dinamica e sinuosa, è resa aggressiva dalle grandi ruote da 21'' con doppie razze affiancate. La grande rigidità strutturale e il baricentro basso garantiti dalla nuova architettura, dovrebbero essere le premesse a una guida divertente, oltre che ecologica. Come per la nuova Prius anche sulla C-HR l'alimentazione è full hybrid ed è montata una ''power unit'' dalle dimensioni compatte che vanta una resa più efficiente rispetto a quelle attualmente montate sulle ibride delle Tre Ellissi.