PONTE DI LEGNO - Quando si parla di trazione integrale, il connubio con Subaru è quasi d'obbligo. Il brand giapponese, sotto l'egida di Fuji Heavy Industries, ma che dal primo aprile prenderà il nome di Subaru Corporation, ha fatto della sua trazione integrale permanente AWD una vera e propria pietra miliare. Basti pensare che dal 1972 ad oggi il symmetrical AWD, nonostante le migliorie apportate nel corso degli anni, è rimasto uno dei tratti distintivi della gamma della casa delle Pleiadi.
Non solo trazione integrale, per una migliore ripartizione della potenza distribuita così su quattro pneumatici, ma anche un motore boxer, adottato dal costruttore ben 51 anni fa, dal baricentro più basso per esaltare le doti sportive della gamma.
Non è un caso se trazione integrale permanente e motori diesel boxer fanno ormai parte del Dna del brand, un Dna che in tempi decisamente più recenti è stato arricchito con l'Eye Sight (in Italia a partire dal 2015) che utilizza due telecamere frontali stereo a colori che monitorano costantemente quanto accade davanti alla vettura, rilevando pedoni, ostacoli, veicoli, bici e può avvisare il conducente di eventuali situazioni di pericolo aiutandolo tempestivamente a prevenire eventuali incidenti o collisioni.
Questi tre valori fondamentali del marchio, abbinati ad un rinnovamento del design della gamma spingeranno la vision futura del brand delle Pleiadi, anche per quanto riguarda il nostro mercato: ''L'obiettivo di Subaru - spiega Andrea Placani, press & pr di Subaru Italia - è di riuscire a raggiungere una presenza globale ma allo stesso tempo di restare un brand piccolo nel suo complesso. Alla base dello sviluppo di nuovi prodotti, sicuramente la sicurezza, il divertimento di guida e il piece of mind. Un capitolo a parte, poi, riguarderà il design - ha poi aggiunto - . Dopo Impreza nel 2016, saremo pronti ad offrire fino al 2020 un nuovo modello all'anno, con una vettura hybrid plug-in che arriverà il prossimo anno mentre per l'elettrico puro bisognerà attendere il 2021''.
Tutti i nuovi modelli saranno sviluppati sulla nuova piattaforma, già utilizzata per la sportiva purosangue Impreza, che consentirà di aumentare la rigidità del 70% (così come quella torsionale) e di diminuire il rollio del 50%. Una scelta a vantaggio della sportività dei modelli Subaru ma anche pesa molto anche sulla strategia futura del marchio che sarà incentrata principalmente sui suv. E proprio dagli sport utility vehicle del brand, il Forester e l'Outback, è partita la nostra prova, supportata dai piloti della Subaru driving School, sulle strade innevate del Passo del Tonale.
Grazie al differenziale centrale active torque split con X-Mode, la Outback è riuscita a cavarsela egregiamente tra cumuli di neve e lastre di ghiaccio che circondavano la foresta ai piedi di Vermiglio. Nell'area tecnica allestita all'interno della pista di kart, è stato invece possibile testare le doti della WRX STI e grazie all'elettronica anche questo difficile test è stato preso archiviato. Infine, per la sportività pura, a disposizione BRZ (due ruote motrici) e WRX STI nella drift area dove ci si è potuti divertire a girare in tutta sicurezza su un terreno difficile in condizioni meteo piuttosto complesse.