Importante operazione di 'immagine' per il debuttante costruttore Ineos, che conserva lo stesso nome del colosso britannico della chimica guidato da Jim Ratcliffe (60 miliardi di dollari di fatturato) e che attraverso la divisione Automotive si appresta a lanciare il nuovo fuoristrada 'duro e puro' Grenadier ispirato esteticamente alla vecchia generazione del Land Rover Defender.Dopo aver acquistato il team ciclistico di Sky, Ineos ha infatti debuttato questo fine settimana al Tour de France, facendo indossare a campioni del calibro di Chris Froome (4 volte vincitore della gara), Geraint Thomas, Egan Bernal e Richard Carapaz le nuove divise contraddistinte appunto dal logo e dalla scritta Grenadier. E come perfetta ciliegina sul 'cake' del suo ingresso nel mondo dei costruttori auto, Ratcliffe ha svelato all'Allianz Riviera di Nizza i nuovi mezzi del team, la Pinarello Dogma F12 e due esemplari definitivi del Grenadier 4x4, quello che è stato definito un ''veicolo progettato per essere altamente capace, che va ovunque e che lavora sodo''.
Il nuovo fuoristrada può ora ufficialmente esibire il suo look da 'quasi' Defender perché un tribunale ha stabilito, rigettando la richiesta di Land Rover, che la Ineos ha il diritto di utilizzare una forma che non è 'marchio di fabbrica'. E vedere il Grenadier sulle strade del Tour, ripreso da fotografi e telecamere non è solo un valido teaser per far conoscere questo veicolo, sicuramente interessante per molte categorie di utenti, ma anche per sostenere l'operazione di lobby che vede in questo momento una trattativa fra Ineos e autorità francesi. L'azienda britannica ha infatti avviato una procedura per acquistare (o meglio subentrare) a Daimler nello stabilimento ex Smart di Hambach, completando così con questo impianto il network - su cui sono stati investiti 600 milioni di sterline, sviluppo del Genadier incluso - che comprende una fabbrica a Bridgend nel South Wales (GB) e una a Estarreja in Portogallo.