A un'attenta osservazione l'occhio è in grado di fornire preziose informazioni circa lo stato psicofisico della persona. Partendo da questo presupposto, la Harman ha realizzato e presentato al CES di Las Vegas un sistema di monitoraggio delle condizioni del conducente basato sul rilevamento della dilatazione della pupilla e sul movimento dell'occhio. La tecnologia puo' essere utile per rilevare eventuali colpi di sonno del guidatore. Questi possono essere fatali, come purtroppo dimostra la tragedia in Spagna dove sono morti 13 studenti Erasmus, di cui sette ragazze italiane.
Il dispositivo è in grado di controllare costantemente i carichi di lavoro cognitivi e il cosiddetto ''multitasking mentale'' del guidatore, cioè la sua capacità di compiere più azioni contemporaneamente. In base ai risultati rilevati, può interagire con i vari sistemi di sicurezza dell'auto, in modo che questi adattino di conseguenza la propria risposta.
Inoltre può avvisare il conducente in caso di eccessiva stanchezza, distrazione o stress, consigliando un'eventuale pausa. Si tratta della prima applicazione del genere che non fa ricorso né a sensori sul volante, né nei sedili, né a rilevatori biometrici che richiedono il contatto con il pilota. Il monitoraggio avviene grazie a una telecamera installata nell'abitacolo che, tra l'altro, può anche verificare la presenza a bordo di eventuali passeggeri: l'occhio viene inquadrato costantemente, un algoritmo analizza i riflessi della pupilla e combina questi dati con quelli sulla sua dilatazione e sul suo movimento.
Al CES, la Harman ha presentato altre interessanti novità relative alla tecnologia dell'auto connessa, tra cui una nuova piattaforma per la navigazione con servizi connessi alla cosiddetta nuvola (Cloud) e il sistema di infotainment con Life-Enhancing Intelligent Vehicle Solution (LIVS), in grado di imparare a prevedere le preferenze dei passeggeri della vettura.