Un cerotto intelligente in grado di controllare il glucosio potrebbe, in futuro, sostituire la tradizionale 'punturina' che le persone con diabete sono costrette ad autosomministrarsi Sperimentato in uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances, presenta infatti un sensore intelligente in grado di misurare gli zuccheri nel sangue utilizzando il sudore della pelle.
Messo a punto da un team di ricercatori della Seoul National University, in Corea del Sud, il minidispositivo si è rivelato molto preciso, necessita solo di un milionesimo di un litro di sudore e potrebbe in futuro aiutare milioni di persone. Il diabete di tipo 1 è causato dal sistema immunitario che attacca le cellule del corpo che producono insulina, causando elevati livelli di zucchero nel sangue.
In quello di tipo 2 il danno alla capacità del corpo di controllare la glicemia è causato in genere da stili di vita. In entrambi i casi, i pazienti devono controllare regolarmente, tramite un micro prelievo che oggi si fa attraverso un sottile ago, i livelli di zucchero nel sangue, così da evitare conseguenze che possono arrivare ad essere anche gravi. Per eliminare la necessità di una "raccolta del sangue dolorosa" il team ha messo a punto un cerotto che si attacca sulla pelle. Per esser certi dei risultati, il cerotto dispone di tre sensori che tengono traccia dei livelli di zucchero, quattro che testano l'acidità del sudore e uno che analizzare la quantità di sudore. Tutte queste informazioni vengono trasmesse su un computer portatile che incrocia e analizza i dati. I ricercatori lo hanno testato su topi con diabete e le analisi, effettuate prima e dopo il pasto, hanno mostrato che i risultati del cerotto sono in "buon accordo" con quelli del kit tradizionale. "Tuttavia, vi è un salto tra il dimostrare l'efficacia di un dispositivo in laboratorio e il dire alle persone che possono affidarvi la loro vita", commentano i ricercatori, che intendono verificarne ora l'efficacia nel lungo termine.