(ANSA) - ROMA, 15 APR - "Dobbiamo esserne consapevoli.
Sapere che le vaccinazioni stabiliranno un nuovo ordine
mondiale. Piaccia o non piaccia, questa è la realtà: meglio
cercare di attrezzarci". Così il governatore del Veneto Luca
Zaia sul 'Corriere della sera'. "Se tra qualche mese o anno,
venissimo a sapere che qualche Paese i vaccini se li è procurati
autonomamente, sarebbe la certificazione di essere stati, a
esser buoni, distratti - dice Zaia parlando un 'mercato
parallelo' dei vaccini - credo che abbiamo l'obbligo di chiarire
se questo mercato parallelo esista o ci sia un mondo di
millantatori. Dobbiamo capirlo. Se questa è una guerra, e lo è,
i vaccini sono le munizioni. Però dall'Unione europea noi
abbiamo avuto solo zavorre, vincoli che ci stanno trascinando
negli abissi".
Sul capitolo riaperture dichiara: "Le responsabilità
diventeranno di ciascuno di noi; la guerra si vince soltanto se
tutti comprendiamo la posta in gioco. Da noi ci sono
imprenditori che sarebbero pronti a cogliere una ripresa che già
esiste. Molto è cambiato rispetto al marzo 2020: le terapie
intensive sono raddoppiate, esistono protocolli di cura che
prima non c'erano, dispositivi di protezione che non avevamo,
una diagnostica e conoscenze di cui non disponevamo; ci sono gli
anticorpi monoclonali, oltre che le vaccinazioni. E dunque, è
umano e logico prevedere una nuova forma di convivenza con il
virus".
Zaia poi spiega: "Per esempio, l'assembramento è un rischio,
ma probabilmente non lo è nei locali che hanno i dehors o gli
spazi all'aperto. Però, quello che è indispensabile è la
collaborazione di tutti: mascherina, non assembramento e igiene
delle mani, insieme valgono quanto un lockdown. Ovvero, si passa
da una responsabilità collettiva a una responsabilità soggettiva
in capo ad ognuno di noi". (ANSA).