(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Le mamme che si ammalano di Covid-19
mentre allattano il proprio bambino possono continuare a farlo:
solo in rari casi nel latte materno sono rilevabili tracce di
materiale virale e, anche quando ciò avviene, il virus ha
caratteristiche che non lo rendono capace di infettare il
piccolo. È quanto emerge da uno studio coordinato dalla
University of California di Los Angeles pubblicato su Pediatric
Research (rivista del gruppo Nature).
La ricerca ha analizzato campioni di latte materno donati da
110 donne tra marzo e settembre 2020: 65 di loro avevano
ricevuto una diagnosi di Covid-19, 9 erano sintomatiche ma erano
risultate negative al tampone, 36 avevano sintomi ma non avevano
fatto il test. Soltanto in 7 campioni di latte (il 6%) sono
state rilevate tracce di RNA del virus. Un'indagine più
approfondita su questi campioni non ha rilevato la presenza di
sgRNA (subgenomic RNA), porzioni di RNA virale prodotte quando
il virus si moltiplica: ciò, per i ricercatori, è indice del
fatto che il virus non è in grado di infettare. Un dato
confermato dal fatto nessuno dei 7 bambini allattati con latte
positivo si era ammalato.
"Il latte materno è una preziosa fonte di nutrimento per i
bambini. Nel nostro studio, non abbiamo trovato prove che il
latte materno di madri infette da COVID-19 contenesse materiale
genetico infettivo e nessuna evidenza clinica è stata trovata
per suggerire che i bambini siano stati infettati, il che
suggerisce che non è probabile che l'allattamento al seno
rappresenti un pericolo", ha affermato in una nota il primo
firmatario dello studio Paul Krogstad. (ANSA).