Retromarcia dei Centri per il controllo delle malattie (Cdc), la massima autorita' sanitaria statunitense, che ha ritirato le nuove linee guida sulla diffusione del coronavirus, quelle in cui si leggeva che il Covid puo' essere contratto anche attraverso piccole particelle nell'aria. "Era una bozza che e' stata postata per errore sul sito web dell'agenzia", si afferma. Nel documento pubblicato inizialmente si leggeva che il Covid-19 non si diffonde solo attraverso le goccioline emesse con starnuti e tosse, ma può esser trasmesso anche da particelle molto più piccole, prodotte durante la respirazione e in grado di restare sospese nell'aria più a lungo.
Era sostanzialmente un'apertura alla posizione di molti scienziati sulla trasmissione aerea attraverso l'aerosol di particelle microscopiche emesse da persone infette. La più frequente modalità di contagio del nuovo coronavirus sono le goccioline, o droplet, dal diametro superiore ai 10 micron, che tendono a depositarsi sulle superfici per via del loro peso. I risultati degli studi disponibili supportano però l'ipotesi che il virus sia presente anche in particelle molto più piccole e leggere, che rimangono sospese in aria per tempi più lunghi e possano viaggiare in spazi maggiori rispetto al droplet. Tuttavia, l'argomento è controverso perché non è chiaro quanto l'infezione riesca a propagarsi in questo modo e le prove in merito non sono definitive.
Dopo la lettera di 239 scienziati di 32 Paesi, pubblicata in luglio sulla rivista Clinical Infectious Diseases, che chiedeva alle agenzie sanitarie di riconoscere il rischio di contagio attraverso l'aria, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva definito "possibile" questa modalità di trasmissione, pur ritenendola limitata a specifiche circostanze. La pubblicazione di linee guida in questa direzione da parte dei Cdc statunitensi, sembrava un ulteriore passo.Nell'aggiornamento pubblicato venerdì sul sitodei Cdc si leggeva: "è possibile che Covid-19 si diffonda attraverso le goccioline e le particelle sospese nell'aria che si formano quando una persona infetta tossisce, starnutisce, canta, parla o respira. Vi sono prove crescenti che possono rimanere sospese nell'aria ed essere respirate da altri e percorrono distanze superiori a 6 piedi (1,8 metri). In generale, gli ambienti interni senza una buona ventilazione aumentano questo rischio".
Quel documento modificava inoltre alcune sfumature nel linguaggio, che andavano nella direzione di una maggiore precauzione. In precedenza, l'agenzia sanitaria federale suggeriva di mantenere una distanza sociale di "circa" 6 piedi, mentre nel documento ora ritirato si leggeva di stare ad "almeno" a 6 piedi di distanza dagli altri "quando possibile". Inoltre, invitava a "utilizzare purificatori d'aria per ridurre i germi presenti nell'aria negli spazi interni". Il nodo resta l'atteggiamento da assumere di fronte a un elemento possibile di contagio. Le linne guida pubblicate e poi ritirate avrebbero portato ad adottare una maggiore precauzione e avrebbero potuto significare, in futuro, indossare le mascherine al chiuso anche se si è a distanza sufficiente.