(ANSA) - MILANO, 01 MAR - Molti pazienti lo hanno vissuto
sulla propria pelle, ma ora anche la ricerca lo conferma: circa
un terzo dei malati ricoverati per forme gravi di Covid continua
a soffrire di disturbi come depressione, ansia, insonnia e
sindrome da stress post-traumatico a tre mesi dalle dimissioni.
Lo indica lo studio coordinato da Francesco Benedetti,
dell'Ospedale San Raffaele di Milano, pubblicato sulla rivista
Brain, Behavior and Immunity.
Lo studio è stato condotto su 226 pazienti (di cui 149
uomini, con un'età media di 58 anni) seguiti presso
l'ambulatorio di follow-up post Covid-19 istituito dal San
Raffaele a maggio scorso, dove si viene visitati da più
specialisti fino a 6 mesi dopo le dimissioni.
Attraverso interviste e questionari, è emerso che il 36% di
questi pazienti, ricoverati per una forma grave di Covid,
riportava sintomi clinici nel questionario di auto-valutazione a
tre mesi dalle dimissioni, e il 24% rientrava nei criteri dei
manuali di psichiatria per almeno un disturbo tra depressione,
ansia, disturbo post-traumatico da stress e insonnia.
"A soffrire di più sono le donne e le persone con una
precedente storia di disturbi psichiatrici - precisa Benedetti
-. I dati confermano la stretta relazione tra risposta del
sistema immunitario, stato infiammatorio e persistenza dei
sintomi depressivi".
Rispetto agli altri disturbi riscontrati, quelli depressivi
sono risultati molto più persistenti nel tempo, accompagnati
anche da un peggioramento delle funzioni neuro-cognitive, il che
vuole dire minore capacità di attenzione, calo di memoria,
coordinamento psicomotorio e fluidità del linguaggio. La buona
notizia, conclude lo studio, è che i pazienti con queste forme
depressive rispondono bene alle terapie psicologiche e
farmacologiche a disposizione. (ANSA).