Nuove tecniche chirurgiche innovative e mininvasive senza tagli con il bisturi, ma solo con accessi arteriosi per semplice puntura in anestesia locale usate per trattare le più rilevanti patologie vascolari quali: stenosi della carotide, arteriopatia degli arti inferiori, aneurismi aorto-iliaci e viscerali, varicocele maschile e varicocele pelvico femminile, MAV (malformazioni artero-venose), varici degli arti inferiori. La novità all'Istituto Dermopatico Immacolata (IDI), dove Carlo Cavazzini, Primario dell'Unità Operativa di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, ha introdotto il concetto di "moderne tecniche mininvasive".
Tali metodiche, spiega Cavazzini, "sono particolarmente indicate nella gestione dei pazienti più anziani, garantendo loro sempre uno standard prestazionale di primissimo livello, con veloci convalescenze che limitano il ricovero ad un paio di giorni". All' IDI il trattamento della stenosi della carotide si effettua mediante il posizionamento di stent inserito tramite un piccolo catetere con accesso radiale (ovvero dall'arteria del polso) nelle anatomie complesse dell'arco aortico. Per il trattamento delle varici degli arti inferiori, invece, il grande impegno è quello di sviluppare percorsi organizzativi e tecnologie che consentiranno, in un prossimo futuro, di poter utilizzare tecniche di ablazione chimica con somministrazione di colle di Cianoacrilato e Scleromousse, per semplice puntura della vena ammalata, addirittura senza necessità di anestesia, in regime ambulatoriale. L'uso di tali metodiche, prosegue l'esperto, "sta assumendo grande rilievo: nei primi dieci mesi di attività, sono già stati prodotti ben otto lavori scientifici originali che saranno presentati ufficialmente nel corso dei lavori del Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare che si terrà a Roma dal 20 al 23 Ottobre 2022 e successivamente al Paris Vascular Insights che si svolgerà a Parigi dal 23 al 25 Novembre 2022".
Questo risultato, conclude Cavazzini, "si è potuto realizzare grazie alla straordinaria professionalità espressa da tutto il personale Medico, Ingegneristico, Infermieristico, Tecnico ed Ausiliario dell'IDI che ha saputo affrontare le difficili ed evidenti limitazioni che la condizione di pandemia ha recentemente imposto".