Problema a volte invalidante, la sindrome dell'intestino irritabile può sembrare un disturbo con cui si è costretti a dover convivere, ma non è così. Un mix di sostanze di origine naturale si è dimostrato infatti efficace a ridurre non solo i sintomi, ma anche le cause scatenanti di questa condizione che colpisce spesso persone giovani nel pieno della vita lavorativa e sociale.
Le cure per l'intestino irritabile si sono concentrate, in passato, per lo più su approcci nutrizionali e farmaci sviluppati per dare sollievo ai singoli sintomi, come diarrea, stipsi, gonfiore e dolore. "Molto spesso però un farmaco che fa bene per uno di questi sintomi può peggiorarne un altro", afferma Enrico Stefano Corazziari, senior consultant presso la Gastroenterologia dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e autore del libro "Noi e il nostro intestino. Curare i disturbi e ritrovare l'equilibrio" (edizioni Aboca).
Alla ricerca di soluzioni sempre più mirate, prosegue il professore, "la ricerca scientifica si è focalizzata, negli ultimi tempi, sull'alterata permeabilità della mucosa intestinale e sul ruolo di alcune sostanze estratte da piante che, aderendo alla superficie epiteliale della parete intestinale, sono in grado di proteggere la mucosa. Questo mix di resine, polisaccaridi e polifenoli ha un effetto antinfiammatorio ed antiossidante, nonché in grado di modulare, allo stesso tempo, la risposta immunitaria". Un recente studio preclinico pubblicato sulla rivista 'Nutrients' ha dimostrato in particolare, che l'azione in sinergia di molecole a base di resine di incenso, polisaccaridi di aloe e polifenoli di camomilla e melissa sono in grado di formare un film protettivo sulla mucosa intestinale.
Dal punto di vista terapeutico, osserva Sara Diani, medico esperto di medicina integrata e Network Medicine, ricercatrice e docente, "si passa da una logica puramente farmacologica (una molecola che agisce su un singolo recettore) a una sinergia di molecole multi target, che hanno un complesso meccanismo di azione i cui effetti si vedono sia sui sintomi che sui fattori fisiopatologici che li predispongono, riducendo anche l'ipersensibilità delle mucose intestinali". L'effetto, conclude la dottoressa Diani, "lo riscontriamo in quello che ci viene riportato dai pazienti, ovvero un'azione contemporaneamente benefica su gonfiore, distensione addominale e dolore".
In collaborazione con:
ABOCA