Non solo un problema legato all'età adulta: la sindrome metabolica e' un rischio in agguato anche tra bambini e adolescenti. Ad evidenziarlo è il dottor Giuseppe Ventriglia, medico chirurgo, docente al Master di Clinical Pharmacy alle Università di Milano-Cagliari-Granada. "Si tratta di una condizione - spiega Ventriglia - nella quale esiste un aumento della probabilità di sviluppare complicazioni sia a livello cardiovascolare (quindi con precoce aterosclerosi e maggior rischio di infarto, ma non solo) sia a livello metabolico con maggiore rischio di sviluppare un diabete mellito. Con tutto quello che ne consegue in termini di danno a carico di tutto l'organismo: cuore, cervello, occhi, reni, fegato. Negli ultimi anni stiamo osservando un aumento importante in età pediatrica e adolescenziale del sovrappeso e dell'obesità a causa del diffondersi di uno stile di vita meno salutare fin da piccoli: maggiore sedentarietà, poca attività fisica, alimentazione meno "mediterranea" e quindi con eccesso di grassi e di dolci raffinati, poca frutta e verdura fresche. E la maggiore frequenza dell'obesità di accompagna all'innesco di una serie di fenomeni che portano fatalmente, se non si interviene in maniera decisa, verso la sindrome metabolica". Una correzione degli stili di vita è quindi essenziale ad avviso dell'esperto ai fini della prevenzione, sin da giovani. "Un caposaldo assoluto nella lotta alla sindrome metabolica ed ai suoi danni potenziali - aggiunge infatti Ventriglia - è la correzione degli stili di vita scorretti. È importante abituarsi fin da bambini a fare attività fisica in modo regolare. Se non cominciamo da piccoli sarà più difficile farlo da grandi. E poi un altro tema riguarda l'alimentazione. Nei Paesi occidentali in genere si mangia troppo e con troppi dolci raffinati e con eccesso di carni e di grassi. E se a questo uniamo la sedentarietà, abbiamo spalancato la strada alla sindrome metabolica". "Fortunatamente la ricerca - sia in laboratorio sia sull'uomo - conclude - sta mettendo in luce le proprietà indiscusse, anche in questo campo, di alcune sostanze naturali. Sostanze complesse che hanno dimostrato la loro capacità di interferire positivamente in alcuni dei complessi meccanismi che controllano, ad esempio, l'equilibrio dei batteri intestinali e i rapporti tra questi e il fegato e di qui all'intero organismo. Potremmo dire che oggi sofisticate indagini e attenti studi clinici hanno evidenziato come una condizione 'complessa' come la sindrome metabolica può trarre giovamento dalle proprietà benefiche (dimostrate anche nei ragazzi e negli adolescenti) delle sostanze naturali con le quali l'uomo si è co-evoluto in milioni di anni".
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Aboca