Nel 2020, per far fronte all'emergenza coronavirus, l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha potenziato l'assistenza sul territorio e il numero verde, arrivando a gestire oltre 6.200 richieste di supporto solo nel primo periodo dell'emergenza sanitaria, pari cinque volte quelle dell'anno precedente. Questi i numeri del progetto #ripartireinsieme per continuare a garantire le attività di assistenza ai pazienti sul territorio anche in epoca di pandemia. Un lavoro quotidiano, i cui risultati vengono presentati in occasione della settimana mondiale dedicata a questa malattia, che si svolge dal 30 maggio al 6 giugno.
Il lavoro di Asim durante la pandemia ha riguardato però anche la raccolta dati. Con la Società Italiana di Neurologia (Sin) è stato lanciato infatti un programma di raccolta dati sui casi Covid-19 e sclerosi multipla che hanno permesso di alimentare la piattaforma MuSC-19, a cui hanno contribuito a fornire dati 78 centri specializzati, in collaborazione con l'Università di Genova. I risultati ottenuti, pubblicati sull'autorevole rivista Lancet Neurology, hanno permesso di ottenere informazioni epidemiologiche utili per le scelte di sanità pubblica.
Nei mesi passati sono state attivate anche indagini per conoscere l'impatto dell'epidemia sulle persone con Sclerosi multipla con oltre 5.000 risposte. Infine, l'impegno di Aism per il Covid è costituito anche in un'azione di vera e propria advocacy: un dialogo continuo con le Istituzioni sui temi legati alla cura, all'assistenza e alla tutela dei diritti. Il numero verde Aism 800 803028, commenta Francesco Vacca, presidente Nazionale Aism, "resta disponibile grazie a operatori qualificati che forniscono ai pazienti informazioni relative a diagnosi, sintomi e terapie, così come ad aspetti legati al mondo del lavoro e all'esigibilità dei propri diritti, anche in termini di agevolazioni fiscali ed economiche o all'abbattimento delle barriere architettoniche".
In collaborazione con:
AISM