Ci sono anche 4 italiani tra i 19 vincitori del bando dell'International Progressive MS Alliance (Pmsa), una collaborazione a livello mondiale focalizzata sulla ricerca per le forme progressive di sclerosi multipla, che ha appena assegnato i Research Challenge Awards. I 19 gruppi di ricercatori dei 13 paesi che hanno partecipato alla call riceveranno ciascuno un finanziamento fino a 75.000 euro per un anno, per un investimento complessivo di 1.425.000 euro. L'annuncio è stato dato in occasione nella settimana di informazione sulla sclerosi multipla, durante il webcast dedicato alla ricerca organizzato dall'Associazione Italiana Sclerosi multipla (Aism).
La International Progressive MS Alliance è una collaborazione globale promossa dalle maggiori associazioni di sclerosi multipla del mondo, tra cui Aism con la sua Fondazione Fism. I 19 'Research Challenge Awards' sono stati selezionati tra i migliori progetti per migliorare la comprensione dei meccanismi della progressione della malattia, un'area in cui la mancanza di conoscenze ostacola lo sviluppo di trattamenti e l'obiettivo è identificare nuovi bersagli terapeutici che portino a trattamenti in grado di rallentare o fermare la disabilità. Tra i 19 vincitori, spiccano gli italiani Massimiliano Calabrese, dell'Università di Verona, con il suo studio per rilevare le basi immunologiche della neurodegenerazione e l'attivazione della microglia nei pazienti con sclerosi multipla in fase iniziale, e Francesco Bifari, dell'Università di Milano, per lo studio sul metabolismo cellulare verso una potenziale nuova terapia per la sclerosi multipla progressiva. Altri due ricercatori sono Martina Absinta, della John Hopkins University (Usa), per il suo studio sui geni di rischio associati all'infiammazione che porta alla progressione della malattia e il Premio Miglior Poster Fism del 2017 Alessandro Didonna, della University of California San Francisco (Usa), per il suo studio su nuovi biomarcatori di neurodegenerazione.
In collaborazione con:
Aism