Due miliardi di contributo al Pil nei prossimi 3 anni. E’ l’impegno della multinazionale anglo-svedese AstraZeneca al fine di una maggiore produzione di valore per l’Italia, contenuto all’interno del documento “Az Valore”, sviluppato da ‘The European House – Ambrosetti’ e presentato oggi al Mind, il Milano Innovation District. Ed ecco le cifre: sono 3000 i posti di lavoro attivati sulla filiera nel 2020 e che si punta a far raddoppiare nel 2023, e i 24 milioni di euro di investimenti in Ricerca e Sviluppo che ci si impegna a fare diventare 48 milioni di euro entro tre anni, raddoppiando così i benefici per il Servizio Sanitario Nazionale a oltre 200 milioni di euro.
Dal documento emerge che il contributo della multinazionale al Pil italiano negli ultimi dieci anni è stato di 5,5 miliardi di euro. Dal punto di vista dell’impatto occupazionale, dallo studio emerge che per ogni assunzione in AstraZeneca vengono attivati 3,2 posti di lavoro nell’economia italiana. Dal punto di vista della ricerca, l’azienda è attiva in ambiti terapeutici tra i più impattanti in termini di mortalità, qualità della vita e costo per il servizio sanitario nazionale, ovvero malattie cardiovascolari, neoplasie, diabete e malattie respiratorie croniche. Inoltre, stando ai dati del 2020, AstraZeneca è la prima azienda per crescita dell’incidenza di nuovi studi clinici avviati sul totale in Italia: sono oltre 80 gli studi clinici attualmente avviati nel nostro Paese, 74 gli Studi indipendenti e 14 gli studi Real World Evidence.
Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, infine, gli obiettivi dell’azienda a livello globale sono una riduzione di 1350 tonnellate di Co2 nell’atmosfera, zero emissioni entro il 2050 e riduzione permanente delle emissioni entro il 2030. “AstraZeneca, è da sempre impegnata ad ampliare gli orizzonti della Ricerca per sviluppare farmaci in grado di migliorare la vita dei pazienti – spiega Cristian Massacesi, Chief Medical Officer & Oncology Chief Development Officer di AstraZeneca –. La multinazionale è leader in Italia per crescita nell’ incidenza di studi avviati e puntiamo a essere leader in diverse aree terapeutiche: oncologia, cardiovascolare, metabolico e renale, respiratorio e immunologico, infettivologia e vaccini, malattie rare. In oncologia ci impegniamo nell’identificare soluzioni terapeutiche per il trattamento di 11 patologie onco-ematologiche. Con il raddoppio degli attuali investimenti in Ricerca e Sviluppo (48 milioni di investimenti previsti entro il 2023) puntiamo a fare ancora di più”.
In collaborazione con:
Astrazeneca