È fuga dalla chirurgia: i giovani non scelgono più di farla perché la formazione post laurea non viene giudicata adeguata per l'aggressività dei contenziosi medico legali e per la difficoltà a entrare nel mondo del lavoro, tanto che coloro che vengono definiti 'eroi' perché scelgono di fare i chirurghi una volta specializzati, in molti casi vanno all'estero, anche perché i chirurghi italiani sono i peggio pagati d'Europa. I meno giovani stanno cercando di uscire dal sistema, non vanno più volentieri in sala operatoria. A lanciare l'allarme è il presidente dell'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), Pierluigi Marini, in occasione dell'inaugurazione del 38esimo congresso a Matera. "La fuga dalla chirurgia - spiega Marini- si ferma rendendo nuovamente attrattiva la professione del chirurgo, che per me è la più bella del mondo ma che oggi è in grande crisi. Rischiamo di essere una professione in estinzione. Quindi secondo noi la ricetta sono nuovi percorsi formativi". "Poi ridare serenità a questo ambiente - aggiunge - perché serenità non c'è. I meno giovani stanno cercando di uscire dal sistema, non vanno più volentieri in sala operatoria, presto avremo difficoltà a sostenere i livelli minimi essenziali nei nostri ospedali. Nelle nostre sale operatorie" "La politica - aggiunge - può e deve ascoltarci. Per far si che i giovani scelgano nuovamente di fare il chirurgo, e i meno giovani di rimanere nel sistema. Le ricette non sono né prendere chirurghi dall'estero (e sta già succedendo dalla Romania ad esempio), né richiamare i chirurghi dal loro stato di pensione né mancare i medici militari nei nostro Pronto Soccorso, perché fanno un altro mestiere, c'è bisogno di portare serenità e formazione" . "Sarà un congresso a grandissimi contenuti scientifici- conclude inoltre il presidente Acoi -con due Consensus Conference che faranno da guida alla nostra attività quotidiana".
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Acoi