Il Progetto dell'Ospedale-Scuola per riformare la formazione post laurea dei giovani chirurghi contro il rischio che vadano all'estero. E' la proposta lanciata a Matera, dal 38/o congresso dell'Associazione dei Chirurghi ospedalieri italiani (Acoi). Formare un chirurgo costa allo Stato circa 350mila euro e se questo professionista decide di andare all'estero, accettando per esempio offerte di Svizzera o Germania, dove le retribuzioni sono mediamente maggiori e soprattutto i percorsi formativi diversi e performanti, per il Servizio sanitario secondo gli esperti "è un fallimento assoluto". L'Ospedale-Scuola, frutto di una lunga elaborazione e di un confronto costruttivo con il mondo accademico italiano, ha come obiettivo di "resettare' la formazione post-laurea. Il progetto mira a far incontrare due universi, quello universitario e quello ospedaliero. Prevede una garanzia dei volumi clinici necessari per la formazione chirurgica e soprattutto 'bollinati' da una registrazione certificata con cui si tracciano tutte le attività. È prevista la creazione di un Distretto Formativo che dovrà disporre di una casistica chirurgica totale che permetta di dedicare almeno 1.300 interventi l'anno all'attività di formazione di 3 medici per anno di corso, da incrementare in base alle evoluzioni. Secondo il progetto Ospedale- Scuola,inoltre, è necessario cambiare lo stato giuridico del medico specializzando all'ultimo anno di formazione. Questo gli consentirebbe maggiore autonomia, così da agevolare il suo ingresso reale nel mondo della professione che ha scelto e per cui è stato preparato. Infine, l'Ospedale-Scuola deve essere dentro un programma nazionale, modulato in base alle reali esigenze di ogni singola regione. "Il progetto del Distretto formativo lo abbiamo condiviso anche con i professori ordinari di chirurgia. Lo presenteremo oggi e domani- spiega il professor Pierluigi Marini, presidente Acoi - è la nostra nuova proposta alle istituzioni che sottoporremmo al ministro della Salute Giulia Grillo anche lunedì, quando sarà in diretta qui al convegno".
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Acoi