Migliorare le loro condizioni di lavoro, innanzitutto rinnovando il contratto. Dare dei percorsi di carriera ben definiti perché se i medici abbandonano il Servizio Sanitario Nazionale per tornare alla attività privata è un'ulteriore perdita e si tratta di professionisti che hanno 50-60 anni, medici che vanno in pensione prima. In sintesi, "trattenere i medici nel Servizio Sanitario, valorizzare la loro opera, difenderli dalle aggressioni che stanno crescendo".
Queste alcune ricette proposte oggi al 38esimo congresso dell'Acoi, Associazione italiana chirurghi ospedalieri a Matera, dal senatore Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Sanità del Senato. "La ministra Giulia Grillo - ha specificato Sileri - ha sottolineato l'importanza della legge che è in dirittura di arrivo in Senato contro la violenza sugli operatori sanitari: mancava solo un parere e lo otteniamo questa settimana ed entro fine mese vi sarà il passaggio al Senato. Difendiamo poi i professionisti dalle cause. Non è possibile il numero di cause sia civili sia penali che interessano i medici. A volte ci sono errori grossolani ed è giusto che i pazienti vengano risarciti e che difendano i propri diritti, ma non è normale che il 95% delle cause penali non vadano avanti perché non c'è reato quindi vuol dire che c'è qualche problema. Creare camere di compensazione negli ospedali all'interno delle quali il contenzioso possa essere trattato tra pazienti e ospedale in camera chiusa credo che sarebbe un grosso vantaggio per medici e pazienti, limitando non poco la medicina difensiva che oggi è una piaga". "Infine - conclude il senatore - è importante anche guardare indietro e vedere gli errori commessi al di là dei governi che ci sono stati. Sono errori a volte commessi senza malafede perché si tratta semplicemente di errori semplici di programmazione. Vedere che ci sono dei concorsi, come ad esempio in Molise, dove vanno deserti perché nessuno fa la domanda e poi 1500 medici che emigrano all'estero".
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